(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Studenti e lavoratori della scuola
uniti in un percorso di mobilitazioni: lo sciopero dei docenti e
del personale Ata del 31 ottobre e quello studentesco del 15
novembre.
Un contratto giusto e un lavoro stabile sono le principali
rivendicazioni dello sciopero dell'intera giornata proclamato
dalla Flc Cgil per il 31 ottobre.
"La Flc Cgil ha indetto lo sciopero anche per affermare
un'idea di scuola democratica, in netta contrapposizione con le
riforme regressive e autoritarie del ministro Valditara - dice
Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione dei
Lavoratori della Conoscenza Cgil - In queste due importanti date
di mobilitazione ribadiremo la nostra opposizione alla filiera
tecnologico-professionale che riduce l'offerta formativa
consegnandola ai privati, e al liceo made in Italy che risponde
a una visione aziendalistica dell'istruzione. Abbiamo più volte
espresso preoccupazione per i nuovi strumenti di valutazione
basati su criteri selettivi e punitivi e per la revisione delle
indicazioni nazionali e delle linee guida dell'educazione civica
ispirate all'individualismo e al culto della nazione e del
profitto. Per non parlare dell'istituzione di classi
"differenziali" per alunni non italofoni. Il Governo e il
Ministero dell'Istruzione e del Merito non hanno ascoltato le
nostre ragioni. Saremo in piazza il 31 ottobre e il 15 novembre
con gli studenti e le studentesse per riaffermare il
protagonismo di chi la scuola la vive e la attraversa
quotidianamente".
"Il 15 Novembre, come studenti, scioperiamo per chiedere una
riforma della rappresentanza che dia voce al corpo studentesco,
vista la completa assenza di dialogo da parte del ministro -
dichiara Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione
Degli Studenti - crediamo che vada costruita un'opposizione
anche sul tema del rapporto scuola-lavoro, vista la riforma
degli Its che rafforza l'acceleramento dell'inserimento
lavorativo per gli studenti, specialmente negli istituti
tecnici".
"Il 31 ottobre saremo in piazza con i docenti e il personale
scolastico mentre il 15 novembre gli studenti si mobiliteranno
in tutto il Paese per proseguire quella che è una battaglia di
tutto il mondo della Scuola e nell'interesse della democrazia -
dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete
degli Studenti Medi - Come studenti non possiamo più tollerare
leggi come quella sulla condotta, che trasformano i luoghi
dell'Istruzione in ambienti di repressione attraverso una
retorica criminalizzante, o un modello di Scuola costruito sulle
esigenze di mercato, tralasciando la prospettiva di formare i
cittadini del Paese". (ANSA).
Scuola: studenti e lavoratori, mobilitazione giovedì e il 15/11
Il 31 ottobre per lavoro stabile, il 15/11 sciopero studenti