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Preside liceo Morgagni, 'dopo l'occupazione scuola devastata'

Anche scritta antisemita e un vocabolario latino nel water

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 DIC - "L'occupazione è finita e contiamo i danni. La scuola è devastata. Diversi computer presenti nelle aule sono danneggiati, uno è stato bruciato, alcune porte sono state sfondate, molti banchi sono scheggiati, molti armadietti sono rovinati, quelli degli studenti e anche in sala professori, molte sedie e banchi sono stati lasciati all'aperto sotto la pioggia, gli ascensori sono inservibili, le due guardiole, interna e esterna, sono state sfondate, c'è sporcizia dappertutto e scritte infamanti e sessiste e bestemmie su molte pareti. Su un pannello una scritta antisemita e parole d'odio.
    Come gesto simbolico, immagino, un vocabolario di latino è stato gettato in un water.
    La conta precisa dei danni richiederà tempo.
    Noi forse non sapremo mai chi sono tutti gli autori materiali degli atti di vandalismo che hanno così pesantemente devastato la nostra scuola.
    Ma bisogna prendere atto tutti, insieme, che non c'è coerenza tra le parole dei documenti e l'azione dell'occupazione. Non si può parlare di disagio degli studenti e non avere a cuore la condizione dei ragazzi più fragili che restano fuori, o degli studenti con disabilità, che ho più volte richiamato". A dirlo è la preside del Liceo scientifico Morgagni, nel quartiere Monteverde, a Roma, Patrizia Chelini. (ANSA).
   

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