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Young International Forum, focus su salute mentale studenti

33% di chi frequenta università soffre di ansia, 27% depressione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 OTT - La paura di non superare un esame, l'ansia di non dover deludere i propri genitori e le loro aspettative, ma soprattutto il pensiero fisso di non essere in grado di fare la scelta giusta. Sarà dedicato anche al tema della salute mentale degli studenti la 16esima edizione dello Young International Forum, il salone di orientamento all'università e al lavoro organizzato dalla Fondazione "Italia Education", in programma dal 9 all'11 ottobre 2024 e che quest'anno si svolgerà negli spazi di Cinecittà Studios in via Tuscolana 1055.
    Secondo l'Istat il 33% degli studenti che frequentano l'Università soffre di ansia e il 27% di depressione. Numeri che hanno una interconnessione importante con i dati sui tassi di abbandono degli studi proprio nella fascia di età che va tra i 18 e i 24 anni: il Ministero dell'Università e della Ricerca ha certificato che il 7,3% dei nuovi iscritti smette di studiare dopo il primo anno di corso. Con il risultato, sempre secondo l'Istat, che meno di un ragazzo su due, tra quelli che hanno abbandonato gli studi in anticipo, riesce a trovare un impiego (tasso di occupazione del 44%).
    È in questo scenario che lo Young International Forum, in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, dedica un approfondimento con l'incontro "La salute mentale dei giovani e l'impatto della musica" in programma per giovedì 10 ottobre alle ore 12. Massimo Cozza, psichiatra e direttore del Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 2, cercherà di affrontare senza pregiudizi e stigma un tema di cui, nonostante la crescente richiesta degli studenti, si sottovaluta l'impatto.
    Con lui ci sarà Emanuele Caroppo, Contributor Indagine Doxa "Musica e Salute Mentale" per Ro.mens, che presenterà una recente indagine che ha coinvolto gli studenti proprio sulla interconnessione con la musica visto che utilizzando come vettore i canali di comunicazioni più vicini al mondo giovanile si può trasmettere un'emozione positiva e creare una breccia per parlare in modo corretto anche del disagio mentale.
    "L'aumento di ansia e stress fra i giovani, per la scelta del corso di laurea o della facoltà cui iscriversi è una delle componenti che destabilizzano maggiormente il benessere mentale dei nostri ragazzi in un momento particolarmente delicato come certamente è quello del passaggio tra la fine delle scuole superiori e l'inizio dell'università - spiega Mariano Berriola, presidente della Fondazione Italia Education e direttore dello Young International Forum - D'altronde i numeri sui tassi di abbandono di chi rinuncia agli studi dopo appena il primo anno di iscrizione all'università certificano che esiste un malessere che non può essere più sottovalutato". "Siamo convinti che, accanto alla creazione di percorsi di supporto psicologico che per fortuna molti atenei negli ultimi anni stanno mettendo a disposizione dei propri studenti, sia necessario dare ai ragazzi anche tutti gli strumenti necessari per riuscire ad effettuare una scelta del proprio futuro davvero consapevole, commenta Gianluca Ficca, Fondazione "Italia Education" e ordinario di Psicologia generale. L'obiettivo - continua Ficca - è quello di evitare che scelte affrettate e superficiali vadano a compromettere o rallentare il percorso di formazione dei ragazzi, con evidenti ricadute proprio sulla loro salute mentale". (ANSA).
   

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