(ANSA) - PAVIA, 20 GEN - L'Università di Pavia dovrà
restituire 4,8 milioni di euro agli studenti per le tasse
"troppo alte" richieste nel 2013. E' quanto ha stabilito il
Consiglio di Stato, confermando in via definitiva la condanna
inflitta nel 2020 dal Tar lombardo.
Le ragioni del ricorso sono spiegate da Alessandro Miceli,
segretario del Coordinamento per il Diritto allo Studio - Udu
Pavia: "La normativa vigente prevede che il totale della
contribuzione studentesca non possa superare il 20% dell'FFO
(Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università). Se lo
Stato dà 100, l'Ateneo può chiedere al massimo 20. Gli Atenei
hanno cercato di superare per anni tale soglia, tramite
l'escamotage degli studenti fuoricorso".
Nel 2012 il Governo Monti introdusse la possibilità di
scorporare le tasse pagate dagli studenti fuoricorso previo
decreto attuativo del Ministero dell'Università. Decreto che,
però, non è mai stato pubblicato. "Perciò - continua Miceli - lo
scorporo degli studenti fuoricorso è totalmente illegittimo.
Questo principio storico viene affermato con chiarezza dal
Consiglio di Stato. In questo senso, la decisione rappresenta
un'importantissima vittoria per la nostra associazione in quanto
dimostra inequivocabilmente come, da anni, molte Università
italiane abbiano una tassazione studentesca fuori legge". A
salutare positivamente la sentenza è anche Camilla Piredda,
coordinatrice nazionale dell'Unione degli Universitari: "Questa
notizia ci pone nella direzione giusta, quella che ci porterà
alla gratuità degli studi universitari". (ANSA).
'Tasse troppo alte', Università Pavia rimborserà studenti
Quasi 5 milioni di euro, la decisione del Consiglio di Stato