(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Riparte la mobilitazione per
l'educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane. La
proposta è stata lanciata durante il convegno per i 70 anni
dell'Aied-Associazione Italiana per l'Educazione Demografica che
"ha reso legale la contraccezione in Italia e co-promosso la
conquista dei diritti civili, dal divorzio all'aborto".
Un'indicazione che Aied, attraverso il convegno "Sessualità,
diritti, demografia", ha raccolto puntando sul tema
dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole italiane, o
meglio - come ha spiegato il presidente nazionale Aied Mario
Puiatti - il diritto delle ragazze e dei ragazzi italiani a
riceverla, così come accade per i coetanei di tutta Europa,
tranne Cipro Lituania Bulgaria Romania e, appunto, l'Italia.
"Quando potremo parlare tranquillamente di sessualità saremo
ancora più liberi - ha sottolineato Puiatti - Se il convegno di
oggi vuole tenere salda la memoria di quanto Aied ha fatto nei
suoi 70 anni, contribuendo in modo determinante a cambiare
questo Paese, l'obiettivo su cui è adesso concentrata
l'associazione riguarda l'introduzione dell'informazione
sessuale e affettiva nel sistema scolastico nazionale. La nostra
proposta è di estenderlo alle scuole di ogni ordine e grado, dai
bambini agli adolescenti. Perché si tratta di conoscenze che non
possono più essere considerate un elemento accessorio e
opinabile, il diritto all'educazione affettiva e sessuale è
diritto alla salute, come evidenziano le Direttive europee e
l'Agenda delle Nazioni Unite che chiede di 'garantire l'accesso
universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e
riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare'". (ANSA).
Aied chiede educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane
Proposta lanciata in occasione dei 70 anni dell'associazione