(ANSA) - NAPOLI, 19 DIC - Si sono lasciate alle spalle storie
di maltrattamenti e, dopo un percorso di uscita dalla violenza,
adesso sono impegnate a gestire La Buvette di Eva, punto di
ristoro nel Teatro Mercadante e, da ieri, anche nel Teatro San
Ferdinando, a Napoli.
Dunque, dopo l'apertura lo scorso anno della caffetteria al
Mercadante, ecco un secondo punto ristoro inaugurato ieri sera:
La Buvette di Eva voluta dalla cooperativa sociale Eva che nasce
nel 1999 con l'obiettivo di prevenire e contrastare la violenza
maschile contro le donne anche con campagne informative rivolte
a scuole e istituzioni.
Al San Ferdinando ora lavorano quattro donne che hanno la
possibilità di guadagnare e ricominciare una nuova vita, dopo le
sofferenze del passato offrendo nel teatro napoletano, come già
al Mercadante, cibi e bevande agli ospiti. L'iniziativa è stata
organizzata in collaborazione con il Teatro di Napoli-Teatro
Nazionale e con la Fondazione Una Nessuna Centomila e
l'espansione del progetto è stata resa possibile grazie al
sostegno della Fondazione Con il Sud attraverso il progetto
Rose-Reti per l'Occupazione, la Salute e l'Empowerment.
"Le donne devono uscire dalla violenza attraverso la
riconquista delle proprie abilità, delle proprie risorse e
dell'autostima", ha detto Daniela Santarpia, presidente della
cooperativa Eva. "Sono donne con background diversi: alcune con
storie di violenza fisica ed economica molto forti, altre con
storie di violenza psicologica. E adesso, attraverso il lavoro,
rinascono".
La serata inaugurale ha visto, tra gli altri, la presenza di
Lella Palladino, socia fondatrice della cooperativa Eva nel 1999
e vice presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, la
vice presidente vicaria del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale
Stefania Brancaccio, la senatrice Valeria Valente, già
presidente della commissione d'inchiesta contro il femminicidio
nella scorsa legislatura. Testimonial Cristina Donadio,
Lucariello, Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio. (ANSA).
Buvette di Eva, nuova vita per 4 donne vittime di violenza
Ora impiegate in punto di ristoro di teatro a Napoli