(ANSA) - MILANO, 18 SET - "Parità non significa negare le
differenze, ma valorizzarle. Pari opportunità e inclusione vanno
insieme ed essere comunità significa comprendere tutte le
componenti dell'ateneo".
Nel corso della mattinata è stato evidenziato che il recente
rapporto Ocse invita a prestare attenzione al gender gap che si
registra fra i laureati del 2023 (37% sono donne rispetto al 24%
dei maschi). Un dato che non risolve il divario salariale che
evidenzia come le laureate terziarie guadagnino il 58% dei
salari dei colleghi maschi. Ospite speciale a distanza è stata
Michelle Ryan, docente di Psicologia sociale e organizzativa
alla Australian National University. "Il modo in cui si ritiene
che le donne e gli uomini abbiano caratteristiche e abilità
diverse; il modo in cui la divisione del lavoro a casa è basata
sul genere; le nostre aspettative su come diventare un buon
leader; e gli aspetti del lavoro che dovrebbero essere
ricompensati. Tutti questi fattori - ha detto - influenzano il
modo in cui le donne vengono trattate nelle organizzazioni, le
opportunità che vengono loro offerte e questo, a sua volta,
modella le loro scelte professionali".
Successivamente è seguita una tavola rotonda fra le delegate
alle pari opportunità delle università milanesi, aperta dalla
professoressa Raffaella Iafrate della Cattolica. "Le Pari
opportunità costituiscono la possibilità di esprimere e
affermare l'uguale dignità di tutte le persone nel rispetto
della loro unicità differenziante. Per questo sono coinvolte
tutte le realtà che hanno a che fare con le differenze di tipo
generazionale, etnico, religioso, socio-economico, di abilità
motorie e cognitive, e con le loro intersezioni". (ANSA).
Rettrice Cattolica, 'parità significa valorizzare le differenze'
Convegno del centro interateneo 'Culture di genere'