(ANSA) - NAPOLI, 21 MAG - I computer e i tablet messi a
disposizione dal ministero della Giustizia per ovviare alla
sospensione dei colloqui, utilizzati dai detenuti del carcere
minorile di Airola (Benevento) per chat pornografiche e,
addirittura, per inviare delle proprie foto a canali televisivi
locali. Lo denuncia, in una nota, il sindacato di Polizia
Penitenziaria Sappe.
Capece loda il personale di Polizia Penitenziaria, in servizio
ad Airola e nelle carceri per adulti e minori italiane. (ANSA).
"Quotidianamente, solo grazie a esperienza e professionalità,
- sottolinea Donato Capece - la Polizia Penitenziaria riesce a
prevenire e reprimere reati d'ogni genere, che si verificano
all'intero degli istituti".
"Nonostante - dice ancora Capece - nella maggior parte degli
istituti penitenziari si stiano adottando misure di sicurezza
basate sulla dinamicità e sulla videosorveglianza, che a nulla
servono se non si prevede l'obbligo del lavoro per i detenuti,
non ci sono telecamere e altri sistemi di sicurezza che possano
intervenire e sostituire la professionalità della Polizia
Penitenziaria".
Il segretario generale del Sappe, infine, evidenzia come
"quel che è accaduto ad Airola dimostra che la tensione che
caratterizza le carceri, al di là di ogni buona intenzione, è
costante. Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di
Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi
per potenziare i livelli di sicurezza delle carceri, come ad
esempio i body scanner che potrebbero comunque aiutare molto in
termini di prevenzione e contrasto circa l'introduzione di
materiale illecito e non consentito nelle carceri".
Carceri:Sappe, tablet usati per il porno
In istituto minorile beneventano anche foto inviate a tv locali