(ANSA) - ROMA, 13 GEN - E' illegittimo negare una residenza
alle persone straniere detenute o internate, anche se prive di
permesso di soggiorno. Lo sottolinea il Garante nazionale delle
persone detenute o comunque private della propria libertà
rivolgendosi e dando indicazioni da seguire ai Direttori di
carceri, di Rems e ai Sindaci.
"Tale mancata iscrizione, infatti, ha avuto e continua ad
avere - si sottolinea - un impatto negativo determinante sulla
dignità sociale e sulla fruizione dei diritti fondamentali delle
persone interessate, nonostante la più recente e chiara
formulazione dell'articolo 45 dell'Ordinamento Penitenziario".
In particolare, "l'esclusione anagrafica - prosegue la nota -
comporta l'impossibilità di vedersi attribuita una carta di
identità, di accedere a misure non detentive, di usufruire di
prestazioni assistenziali spesso indispensabili e di attivare
programmi di vita esterni una volta riacquistata la libertà
personale". Inoltre, la mancanza di una carta d'identità "è di
forte ostacolo all'accesso a percorsi di regolarizzazione presso
le Autorità di pubblica sicurezza, incluso il riconoscimento
della protezione speciale".
Il Garante nazionale ha indirizzato il proprio Parere al Capo
Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria nonché al
Presidente dell'Anci e ai Presidenti di tutte le Giunte
regionali e delle Giunte provinciali delle Province autonome di
Trento e Bolzano, perché "sollecitino, secondo le rispettive
competenze, i Direttori degli Istituti detentivi e delle Rems, i
Sindaci e gli Assessori regionali competenti in tema di tutela
della salute, a una pronta applicazione della Legge. Il parere è
stato inviato, inoltre, al Direttore centrale per i servizi
demografici del Ministero dell'Interno, ai Presidenti dei
Tribunali di sorveglianza e ai Componenti del Tavolo di
consultazione permanente sulla sanità penitenziaria", conclude
la nota. (ANSA).
Garante, illegittimo non dare residenza a stranieri reclusi
Indicazioni a direttori delle carceri, di Rems e ai sindaci