(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Sovraffollamento, suicidi e violenze
nelle carceri. Per l'associazione Antigone il 2022 è stato un
anno da dimenticare.
Il rapporto si intitola "E' vietata la tortura", ma la
violenza nei confronti dei detenuti "esiste ancora" osserva con
amarezza il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella. Lo
certificano i 13 procedimenti a carico di poliziotti
penitenziari per violenze e torture, tra quelli attualmente in
corso, in cui l'associazione si è costituita parte civile.
Inchieste e processi che rischiano di saltare se fossero
approvate le proposte presentate in Parlamento dalla maggioranza
di centrodestra. Ce n'è una di FdI per l'abrogazione del reato,
mentre il ministro della Giustizia Nordio ha annunciato una
proposta di modifica. Anche in questo caso però "finirebbero in
un nulla di fatto i processi in corso, prima di tutti quello di
Santa Maria Capua Vetere con oltre 100 imputati". Antigone
annuncia battaglia: "ci batteremo perchè questa legge non venga
toccata". (ANSA).
Antigone, 'carceri affollate, 9mila detenuti in più'
Allarme suicidi e violenze, 'non si tocchi il reato di tortura'