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Detenuti diventano sarti e cuciono il saio francescano

Nella Casa di Reclusione dove c'è già un ostificio nel Modenese

Redazione Ansa

(ANSA) - MODENA, 23 OTT - I detenuti diventano sarti e cuciono il classico saio francescano per i frati. L'iniziativa della cooperativa sociale 'Giorni Nuovi' di Modena (aderente a Confcooperative Terre d'Emilia) porta alla Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, appunto nel Modenese, la stessa struttura dove da tre anni e mezzo è in funzione un 'ostificio', ovvero una 'fabbrica' delle ostie. A raccontare l'esperienza è la stessa Confcooperative: "Un detenuto originario del Gambia, che nel suo paese aveva imparato il mestiere di sarto, confeziona il saio francescano in collaborazione con due sarte volontarie - spiega il presidente di Giorni Nuovi Francesco Pagano - Il tessuto lo compriamo a Modena e Carpi, i clienti invece sono frati di vari conventi italiani. L'idea di produrre il saio ci è stata suggerita dal cappellano della Casa di reclusione di Castelfranco, che è un frate francescano". Presto sempre nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia saranno realizzati anche tuniche per la prima comunione e per i diaconi. (ANSA).
   

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