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Carceri: lettera di un detenuto di Torino, violati diritti umani

Inviata a esponente Radicale "Senza indulto destinati a crepare"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 SET - "Senza l'indulto ci condanneranno a crepare come cani rinchiusi in queste celle sudice, dove la sicurezza non esiste, celle bollenti prive di ogni regola sanitaria, invase da cimici e scarafaggi, dove i diritti degli esseri umani vengono continuamente violati". Inizia così la lettera che un detenuto del carcere Lorusso e Cutugno di Torino ha inviato al tesoriere dei Radicali Italiani, Filippo Blengino, che aveva visitato l'istituto penitenziario lo scorso agosto.
    "Dopo la tua visita - scrive P.M., il detenuto - la situazione purtroppo non è cambiata". La lettera è stata resa pubblica dallo stesso Blengino.
    "Qui si muore, perché questa non è più una vita dignitosa e, per sfuggire a questa tortura, qualcuno di noi decide di farla finita - afferma P.M, che dice di essere portavoce del blocco C- Entrati in questo girone dell'inferno, si perde ogni tipo di diritto e non esiste riabilitazione o rieducazione per correggere i comportamenti sbagliati; qui siamo carne da macello, privati della libertà e della dignità - continua - La nostra punizione non può essere crudele, disumana e degradante.
    Chiediamo di essere salvati da uno Stato che ha deciso che la nostra punizione si traduca nella pena di morte celata". Il detenuto nella lettera sottolinea come all'interno del carcere torinese "un malato psichiatrico non è considerato una persona fragile, non gli viene riconosciuto il diritto alla salute.
    Siamo disperati, aiutateci!" "La situazione è drammatica, ci rivolgiamo al presidente Mattarella, come suggerito dal detenuto - commenta Blengino - Questa situazione non è più tollerabile. Servono misure immediate e concrete, non è possibile perdere altro tempo". "A settembre abbiamo già raggiunto il numero di morti registrato nel 2023 - prosegue - Un dato devastante, una tragedia silenziosa che si consuma ogni giorno nelle carceri italiane".
    "Non possiamo più attendere le fantomatiche riforme del Governo: è necessario approvare immediatamente il Dl Giachetti e riflettere seriamente su indulto e amnistia", conclude l'esponente dei Radicali. (ANSA).
   

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