(ANSA) - ROMA, 20 APR - "Il 25 aprile è una data fondamentale
nella storia della nostra Repubblica: segna la sconfitta della
dittatura fascista, il ritorno alla libertà, alla democrazia e
la fine della guerra. È dunque un giorno di festa che deve
essere celebrato nella gioia e nella concordia. Guai a farne un
giorno di parte e di divisione adombrando il sospetto che forze
democraticamente elette in Parlamento siano fasciste". E' quanto
scrive Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del
merito, in un suo intervento sulle pagine del Corriere della
Sera.
Per il capo del dicastero di viale Trastevere "il rischio è
semmai che con la scusa dell'antifascismo si ritorni agli anni
bui della contestazione violenta in cui si tentò di
delegittimare tutte le forze democratiche non dichiaratamente di
sinistra". Valditara aggiunge: "noi ci dichiariamo dunque
antifascisti perché ci dichiariamo per le libertà individuali,
per lo stato di diritto, per la sovranità popolare, per la pari
dignità di tutti gli esseri umani - spiega -. Molti elementi del
fascismo si ritrovano nel comunismo e in tante altre ideologie e
regimi totalitari che hanno insanguinato il '900. Oggi
l'antisemitismo si respira anche in quelle terre d'Europa dove è
sempre più difficile dirsi e comportarsi da ebrei per via di un
certo estremismo islamista, il totalitarismo si ritrova in
quelle università che non ammettono un pensiero critico rispetto
al politicamente corretto, l'intolleranza affiora in quella
stampa che distribuisce patenti di fascismo a chiunque non
garbi, e in quella politica che considera l'altra parte un
nemico da delegittimare e non un avversario con cui dialogare
pur da differenti posizioni". Nel contempo, aggiunge il
ministro, "non è fascismo, per esempio, difendere le frontiere,
celebrare l'identità di un popolo, considerare positiva l'idea
di patria e proteggere gli interessi nazionali. Valori, questi,
che sono largamente condivisi e praticati nelle democrazie
occidentali. Occorre dunque fare attenzione che non si abusi del
concetto di antifascismo considerandolo una patente buona per
discriminare gli avversari politici e per evocare il pericolo di
un improbabile ritorno alla dittatura". Per il ministro, quindi,
il "25 aprile è festa di tutti noi". (ANSA).
Valditara, fascismo è stato un male,25 aprile festa di tutti
'Data fondamentale nella storia della nostra Repubblica'