(ANSA) - ROMA, 28 SET - "Immaginare un accesso generalizzato
alla facoltà di Medicina significa programmare di fatto un
drastico crollo dell'indiscussa qualità dei corsi che in Italia
formano medici e chirurghi, e minare il riconoscimento europeo
della laurea stessa". A dirlo è il presidente della Crui, la
Conferenza dei rettori, Salvatore Cuzzocrea.
Un'apertura tarata sulle necessità del sistema sanitario è già
in atto: nei prossimi 7 anni i posti cresceranno infatti di
30mila unità", ha ricordato Cuzzocrea.
"In questi ultimi giorni il dibattito sull'accesso a
Medicina sembra aver avuto un rilancio improvviso. In molti si
pronunciano a favore dell'abolizione della programmazione e
delle regole condivise a livello europeo per la formazione dei
nuovi medici. Le università hanno già fatto uno sforzo
incredibile per estendere i numeri di coloro che ogni anno
accedono ai corsi di laurea in Medicina così da preservare, in
primo luogo, la qualità della formazione di chi domani dovrà
occuparsi della salute dei cittadini. In secondo luogo, per
garantire validità europea ai titoli italiani", ha concluso
Cuzzocrea (ANSA).
Rettori, senza numero chiuso crollo di qualità a Medicina
Apertura tarata a necessità già in atto, +30mila posti in 7 anni