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Dopo occupazione l'università di Torino conta i danni: 'Ingenti'

Rettore UniTo: "Palazzo Nuovo riapre tra alcuni giorni"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 21 GIU - Saranno necessari alcuni giorni, forse alcune settimane, per valutare i danni e stabilire una data di riapertura di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università di Torino, dopo più di un mese di occupazione dei collettivi pro Palestina. Situazione migliore invece a Fisica, dove i danni sono stati meno importanti e la riapertura sarà più rapida.
    "Sappiamo che ci sono danni ingenti dal punto di vista dell'imbrattamento che dovranno necessariamente prevedere una ritinteggiatura e una rimessa in sesto", ha spiegato il rettore Stefano Geuna ai microfoni del TgR Piemonte.
    "A Fisica ci sono meno problematicità e dovrebbe essere rapidissimo - prosegue - a Palazzo Nuovo ci vuole qualche giorno, probabilmente qualche settimana, non sono in grado di dirlo perché le verifiche sono in corso e l'edificio è molto grande".
    Sul boicottaggio delle collaborazioni tra l'Università di Torino e gli atenei e le istituzioni israeliane, istanza principale portata avanti dalla protesta studentesca, il rettore, come anche gli organi dell'ateneo, ritiene "Ingiusta una indiscriminata interruzione di tutti i rapporti scientifici con gli atenei di un certo paese piuttosto che di un altro, con certe aziende piuttosto che con altre".
    "Quello che ci siamo ripromessi di fare - spiega - è un'analisi ancora più attenta dei progetti per verificare che non ci siano progetti a rischio e in quel caso certamente ci saranno azioni di interruzione". (ANSA).
   

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