(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Un nuovo grande polo culturale per la
scuola, la periferia e la città pronto ad aprire i battenti con
una sala lettura che ospiterà una sezione di libri sulle mafie e
una di fumetti, una web radio degli studenti, eventi e
laboratori per grandi e piccoli. È "BiblioÀP" ed è quella che
nasce grazie al contributo dei tanti cittadini, enti,
associazioni, istituzioni e fondazioni che meno di un anno fa
hanno risposto all'S. O.S. congiunto di daSud, Via Libera,
Cooperativa Diversamente, Compagnia Ragli, Magville,
Associazione Culturale Laura Lombardo Radice e VaBè, che animano
il progetto di ÀP - Accademia Popolare dell'antimafia e dei
dirittiall'interno dell'IIS Enzo Ferrari di Cinecittà-Don Bosco,
a Roma, per strappare la biblioteca a dieci anni di degrado,
restituirla agli studenti e aprirla alla città come centro
culturale.
Recuperata grazie ad un'ambiziosa campagna di crowdfunding su
Produzioni dal Basso e sul territorio che ha permesso di
raccogliere una parte dei fondi necessari alla sua
ristrutturazione (30 mila euro), BiblioÀP aprirà le porte agli
studenti la mattina dell'1 febbraio insieme al miglior attore al
Festival di Cannes 2018 e Oscar Europeo del Cinema 2018 Marcello
Fonte, al regista di "Asino Vola" Paolo Tripodi e allo
sceneggiatore Giuliano Miniati.
Le porte di BiblioÀP si apriranno invece ufficialmente al
pubblico sabato 2 febbraio, alle ore 18, con l'evento di
inaugurazione nella sede all'interno dell'IIS Enzo Ferrari di
Via Contardo Ferrini, 83. Tra gli ospiti, anche presenze
importanti, tra cui gli attori Ninni Bruschetta, Roberta Mattei,
Daniela Marra e il rapper Kento. "Dopo il teatro e il cinema -
spiega Danilo Chirico, presidente dell'associazione daSud
capofila del progetto ÀP - BiblioÀP è l'ultimo tassello di un
progetto che nasce per contrastare la dispersione scolastica,
recuperare i luoghi abbandonati e riaccendere la cultura in
periferia. Una grande sfida a cui hanno contribuito in tante e
tanti, dimostrando di avere a cuore la città e di credere ancora
a un'idea di solidarietà, radicalità, partecipazione attiva e
pratica della trasformazione. Per questa ragione siamo
orgogliosi di poter dire che BiblioÀP è la biblioteca di tutte e
tutti e per questa ragione siamo certi che questa
sperimentazione sarà capace di parlare a tutta la città".(ANSA).
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