(ANSA) - ROMA, 11 SET - Nell'anno scolastico 2018-2019
Cittadinanzattiva ha registrato 70 crolli, come emerge
dall'Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola.
"Il peggior dato degli ultimi anni, un crollo ogni tre giorni
di scuola", commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale
scuola di Cittadinanzattiva.
Poiché le procedure burocratiche per l'utilizzo effettivo dei
fondi disponibili per l'edilizia scolastica sono eccessivamente
farraginose (occorrono anche tre anni dalla progettazione alla
effettiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza o
costruzione di un nuovo edificio scolastico), chiediamo al nuovo
Governo e al Neo Ministro Fioramonti di intervenire per la
semplificazione delle procedure ed istituire o ripristinare con
urgenza una struttura tecnica ed informativa per l'edilizia
scolastica che sia di supporto agli Enti locali con carenza di
risorse tecniche o umane, o di piccole dimensioni, per
agevolarli nel reperimento di dati aggiornati sullo stato delle
scuole, nell'accesso ai fondi e nella progettazione degli
interventi.
Particolare attenzione andrebbe riservata per
Cittadinanzaattiva sia alle zone del Centro Italia colpite dal
terremoto, a partire all'Aquila dove la ricostruzione delle
scuole è ferma; sia alla realizzazione delle scuole innovative
che ancora sono nella fase di progettazione e che invece,
soprattutto nelle aree interne del Paese, rappresenterebbero
un'occasione di rilancio e uno strumento per colmare le
disuguaglianze in termini di livelli di istruzione.
Infine Cittadinanzattiva chiede al nuovo Governo di dar
seguito alla proposta di legge quadro sulla sicurezza
scolastica, depositata negli scorsi mesi da Cittadinanzattiva e
Save The Children, per completare e riordinare la normativa
esistente.
Alcuni dati dal XVI Rapporto di Cittadinanzattiva sulla
sicurezza scolastica: solo una scuola su quattro è in possesso
del certificato di agibilità statica, una su tre di quello di
prevenzione incendi e dell'agibilità igienico-sanitaria, poco
più della metà del collaudo statico.
In generale emergono notevoli disomogeneità tra le varie aree
del Paese: il Sud arranca, poiché qui nemmeno il 20% delle
scuole è in regola con questi adempimenti.
Per quanto riguarda le scuole nelle aree a rischio sismico, sono
state solo 1700 le verifiche di vulnerabilità sismica effettuate
rispetto alle oltre 4000 richieste dagli enti locali; fanalino
di coda Calabria (solo 2% con verifica), Campania (4%) e Sicilia
(7%), regioni in cui insistono un maggior numero di scuole in
zone ad elevata sismicità.(ANSA).
Scuola: un crollo ogni tre giorni
Solo in metà istituti il collaudo statico