Tavoli della Legalità

Universitario suicida: studenti in piazza, chiedono cambiamenti

Polemica con il rettore uscente

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 APR - Dopo il suicidio dello studente di Medicina iscritto all'Università d'Annunzio di Chieti, gli studenti scendono in piazza. Lo fanno con un sit-in organizzato dall'Associazione "360Gradi" con lo scopo di favorire un momento di condivisione, confronto e sensibilizzazione sui temi del benessere psicologico.
    "Il risultato è stato un momento toccante, nel quale è stato possibile confrontarsi rispetto alla retorica dell'eccellenza che tende a omologare gli studenti, diffondendo messaggi sbagliati sulla qualità e il diritto allo studio. L'obiettivo - spiega Carmela Santulli, presidente della Consulta degli studenti - è quello di iniziare un dibattito che cambi la mentalità e l'organizzazione del sistema attraverso servizi e azioni che diano un nuovo volto al modello universitario. Il 6 aprile, uno studente dell'Università d'Annunzio si è tolto la vita nella propria abitazione. Il fatto è drammatico ma non è né isolato né senza spiegazioni. Negli scorsi mesi almeno altri due studenti hanno tentato il suicidio. Durante tutto l'anno, tensione, stress, tristezza, ansia, frustrazione, disturbi alimentari e del sonno accompagnano almeno uno fra gli studenti che ciascuno di noi conosce personalmente".
    In due ore di manifestazione sono stati molti gli interventi.
    Continua Santulli: "Anche la governance del nostro ateneo ha avuto l'opportunità di essere parte attiva nel cambiamento che tanti studenti e studentesse chiedono. Abbiamo apprezzato che il rettore in pectore, Liborio Stuppia, ci abbia manifestato la propria vicinanza, non avendo potuto partecipare a causa di un altro impegno. Il rettore uscente, Sergio Caputi, ci ha raggiunti mentre concludevamo il minuto di silenzio finale e ha espresso forte dissenso per l'iniziativa accusando gli studenti e le associazioni presenti di strumentalizzare la tragedia tristemente nota per "dare colpe a chi non ne ha".
    Santulli ha replicato al rettore duramente: "Ha frainteso il significato dell'iniziativa e sta facendo un torto a tutti gli studenti qui presenti. Se avesse ascoltato gli interventi succedutisi durante il sit-in si sarebbe reso conto che nessuno aveva accusato lui o i suoi delegati di nulla. Sono invece state formulate idee precise e con spirito costruttivo, con il fine di migliorare le condizioni di studio e vita in università. Vi sono proposte già depositate che attendono risposte; vi sono questioni di cui si parla da tempo, ma alle discussioni seguono pochi fatti. Gli studenti si attendono passi concreti, a cominciare dal vedere le loro proposte discusse dal Senato Accademico nella prima seduta utile".
    A sostegno della manifestazione è intervenuta anche l'Unione degli Universitari, per voce della coordinatrice nazionale Camilla Piredda: "Siamo a fianco dell'Associazione 360Gradi e tutta la componente studentesca nelle richieste che avanzano, portando le loro istanze a livello nazionale". (ANSA).
   

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