(ANSA) - ROMA, 27 FEB - E' partito il conto alla rovescia per
la prima sessione in cui si potrà sostenere il nuovo Tolc Med.
In seguito alla riforma, annunciata lo scorso settembre,
infatti, gli studenti non dovranno più attendere la fine delle
vacanze estive per poter affrontare il consueto test di
ammissione alle facoltà medico-sanitarie, ma potranno tentare la
prova a partire dal 13 aprile.
Accademia dei Test (https://adt.futura.study/), ramo della
startup Edtech Futura, che affianca e supporta gli studenti
nella preparazione ai test di ammissione universitari, ha
chiesto alla propria community, composta da più di 40mila
ragazzi , la propria opinione sul Tolc Med e ha stilato
l'identikit dei nuovi aspiranti medici.
I risultati ottenuti mettono in evidenza che, a meno di due mesi
dalla prima sessione, esiste ancora molta incertezza sulle
informazioni comunicate dal ministero in merito al test e scarsa
conoscenza da parte degli studenti di tutte le modifiche
apportate.
"Il sentiment generale che si percepisce tra i giovani che
dovranno sostenere il nuovo test di ammissione a medicina e
chirurgia è di maggiore ansia e preoccupazione perché ritenuto
più competitivo rispetto alla vecchia modalità, un ostacolo per
molte persone e troppo difficile per chi deve preparare
contemporaneamente anche l'esame di maturità", ha commentato
Francesco Salvatore, Founder & CPO di Accademia dei Test.
Dall'indagine svolta dalla startup Ed-Tech, Accademia dei Test,
sulla propria community è emerso che il 62% degli studenti che
intendono iscriversi alla facoltà di medicina e chirurgia sono
mossi dal desiderio di poter aiutare concretamente le persone e,
contrariamente a ciò che si è soliti credere, solo il 3% perché
già figli di medici. Il 28%, invece, ha dichiarato di voler
diventare medico per vocazione e il 7% per i cospicui stipendi.
Il 92% dei rispondenti al sondaggio, infatti, si è trovato
d'accordo nell'affermare che chi studia medicina ha buone
possibilità di fare carriera in futuro e di ottenere quindi una
buona retribuzione.
Gli aspiranti medici non provengono solo da percorsi di studio
strettamente scientifici e le possibilità di ammissione sono
molto influenzate anche dalla capacità di gestione dell'ansia e
dalla comprensione a fondo della "struttura" delle domande del
test.
Le opinioni degli studenti sulla possibilità di frequentare la
specializzazione fuori dai confini nazionali si dividono a metà
con un 51% che ha affermato di voler rimanere in Italia e un 49%
che preferirebbe, invece, trasferirsi all'estero, per avere una
formazione internazionale. Tra i corsi di specializzazione più
ambiti: pediatria, oncologia, ginecologia, neurologia,
cardiochirurgia, medicina d'urgenza, neurochirurgia e medicina
legale. (ANSA).
Università: dal 13 aprile al via nuovi test ammissione Medicina
Indagine, il 62% si vuole iscrive per aiutare il prossimo