(ANSA) - CATANZARO, 13 GIU - Torna il festival dei libri
sulle mafie "Trame", giunto all'ottava edizione. Dal 20 al 24
giugno a Lamezia Terme cinque giorni saranno dedicati
all'approfondimento di tematiche volte a diffondere il senso
della legalità attraverso la cultura e l'intrattenimento. "Trame
8" è stato presentato alla stampa a Catanzaro nel corso di una
conferenza alla cittadella regionale.
Tema di quest'anno "Il coraggio di ogni giorno", quello "che
- ha commentato Armando Caputo, presidente della Fondazione
Trame - abbiamo sempre avuto e continueremo ad avere nel portare
avanti questa nostra attività, che non è legato alla paura di
parlare di mafia, ma alla difficoltà di riuscire e di resistere,
nonostante lo sconforto che provoca la nostra terra. Quello di
quest'anno sarà un festival un po' più complicato per la nostra
città visto lo scioglimento, ma saprà essere spinta per la
rinascita".
Libri, dibattiti, spettacoli, proiezioni, musica, un vasto
programma contrassegnato anche da alcune novità come la
collaborazione con il Sindacato nazionale Giornalisti
Cinematografici Italiani che assegna il nastro d'argento e che
quest'anno insieme a Trame ha attribuito il Nastro della
legalità al film di Bruno Oliviero "Nato a Casal di Principe".
Il Festival, inoltre, selezionato dal Mibact, approda anche tra
gli appuntamenti dell'Anno europeo del patrimonio culturale,
perché è il primo evento culturale dedicato ai libri sulle
mafie. Esperienza che nel corso dell'anno scolastico viene
portata sui banchi di scuola grazie ai percorsi #Tramedimemoria
e #Trameoff, diversificati a seconda del grado di istruzione.
"Più di mille scuole - ha spiegato Fabio Truzzolillo,
ideatore di Trame di memoria - hanno visto il nostro lavoro e si
sono confrontati con giornalisti e scrittori discutendo con
livelli vari di mafia, di cosa sia la mafia e dei suoi effetti.
Hanno realizzato interviste, studiato libri. Per i più piccoli
invece la scrittura creativa e l'attuazione di giochi di ruolo
di fatti realmente accaduti per far capire loro cosa si prova ad
essere vittima o altro. La memoria per comprendere la mafia, la
fantasia per sconfiggerla". Tutto questo lavoro si è tradotto
nel libro "L'altra metà di Yusuf" che raccoglie il punto di
vista dei bambini che hanno partecipato a questi percorsi sulla
mafia.
Da Nicola Gratteri, a Giovanni Bombardieri, ma anche Moni
Ovadia, Massimo Bray e Ian Manook, i nomi degli ospiti sono
tanti e non deludono le aspettative.
"Trame - ha sottolineato Gaetano Savatteri, direttore
artistico - è un festival di cultura. Noi cerchiamo di
ragionare, di discutere di coraggio quotidiano in un posto dove
la democrazia è sospesa. Trame cerca di rilasciare nel tempo
lungo tossine benefiche in questo territorio. In un tempo di
smarrimento e soprattutto di una certa antimafia molto
proclamata e poco vissuta coerentemente".
Alla conferenza era presente anche l'assessore regionale alla
cultura Maria Francesca Corigliano che ha sostenuto come sia
"giusto parlare di legalità nelle scuole dove si formano i
cittadini, è una scelta di coscienza civica. Un metodo diverso
di grande pregio perché attraverso i ragazzi si raggiungono
anche i loro familiari. Il festival Trame e la sua importanza
fuori regione è importante perché la lotta alla mafia deve
partire dalla Calabria, perché se è vero che la 'ndrangheta
nasce qui è vero anche che ora è diffusa anche altrove e non è
più solo un problema della Calabria, quindi attraverso queste
iniziativa si mostra la nostra lotta quotidiana". (ANSA).
Trame, 'Il coraggio di ogni giorno'
Dal 20 al 24 giugno a Lamezia Terme, legalità attraverso cultura