(ANSA) - TRIESTE, 14 FEB - "A noi piacerebbe anche
sottolineare che quello che è successo a Giulio non è un affare
di famiglia, perché un Paese che non riesce a fare giustizia su
quello che è successo a Giulio diventa un paese che non dà
sicurezza ai propri cittadini". Lo ha detto la mamma di Giulio
Regeni, Paola Deffendi, in un'intervista andata in onda questa
sera sui Rai3 nella puntata de "Il Cavallo e la Torre".
"Noi - ha aggiunto il papà Claudio - nella giustizia italiana
crediamo e andiamo avanti secondo la legge e desidereremmo avere
quel passo in più che finora non c'è stato". "Non abbiamo avuto
incontri con il governo italiano - ha precisato - speriamo di
avere qualche riscontro su quello che manca per superare il
cavillo legislativo che impedisce l'inizio del processo". La
richiesta di convocazione in udienza per la premier Meloni e il
ministro Tajani è stata avanzata perché "ci è sembrato di capire
che hanno avuto delle garanzie e delle rassicurazioni da parte
del governo egiziano e del presidente Al Sisi stesso: si voleva
capire in che cosa consistevano e in cosa si tradurranno in
fatti".
Parlando dei buoni rapporti tra Italia ed Egitto, Deffendi ha
poi sottolineato che "è una cosa che abbiamo sentito fin
dall'inizio, anzi si pensava, così almeno ci narrava il mondo
della politica, l'amicizia con l'Egitto come possibile aiuto per
arrivare alla verità e alla giustizia, che noi vogliamo,
processuale qui in Italia. Abbiamo sentito tante volte" questa
cosa della "buona collaborazione: certo - ha concluso - tutto va
avanti come se Giulio non fosse stato sequestrato, torturato e
ucciso volutamente, volontariamente". (ANSA).
Regeni: mamma,quello che è successo non è affare di famiglia
Papà, su giustizia speriamo in passo in più, finora è mancato