(ANSA) - CAGLIARI, 09 MAG - Incrementare gli organici del
personale Ata, ormai ridotti allo stremo per l'aumento
insostenibile dei carichi di lavoro, aumentare gli stipendi di
tutta la categoria per recuperare il potere di acquisto perso
negli ultimi anni, e ancora ridurre il numero di alunni per
classe e aumentare le ore di sostegno a quelli in situazione di
disabilità. Sono alcune delle rivendicazioni espresse dai
partecipanti al presidio a Cagliari indetto dai Comitati di base
della scuola in occasione dello sciopero generale di oggi.
I manifestanti si sono riuniti sotto il Consiglio regionale:
"C'è una volontà politica scientificamente organizzata per
squalificare e depotenziare la scuola pubblica - spiega Andrea
De Giorgi, referente Cobas Sardegna -. È un tentativo
sistematico che passa per tante strade normative, prima di tutto
per come si strutturano gli organici che sono ormai
insufficienti a reggere il sistema, si è scaricato sulle scuole
un carico di lavoro insostenibile e nel contempo si è tagliato
il personale. Un suicidio anche dal punto di vista dell'economia
politica dello Stato".
"Chiediamo assunzioni ed eliminazione del precariato, perché
ci sono 200mila lavoratori amministrativi e tecnici e personale
docente che sono precari", aggiunge Enrico Rubiu.
Dito puntato anche contro l'autonomia differenziata che, "se
realizzata, porterebbe alla frantumazione del sistema unitario
dell'istruzione: tutte le materie di competenza esclusiva dello
Stato o in parte divise tra Stato e Regioni, passerebbero a
queste ultime, con la creazione di ventuno sistemi scolastici
diversi". (ANSA).
Sit-in dei Cobas a Cagliari, 'scuola pubblica sotto attacco'
'Incrementare il personale e rinnovare i contratti'