(ANSA) - ALTAVILLA MILICIA, 27 MAR - Scontro sul precetto
pasquale ad Altavilla Milicia, il comune del Palermitano in cui
è avvenuta la strage in famiglia con una donna e i suoi due
figli uccisi durante un "esorcismo". L'istituto scolastico
comprensivo non ha dato la possibilità agli alunni di
partecipare alla celebrazione in chiesa in vista della Pasqua e
il parroco Salvatore Priola del santuario della Madonna della
Milicia nel corso dell'omelia ha ribadito che lui avrebbe
celebrato lo stesso la santa messa anche se da solo.
"È la risposta di Altavilla Milicia a quanto successo a
Pioltello - dice il genitore di un alunno - il precetto pasquale
qui si fa da sempre. Gli scolari dell'istituto comprensivo, che
oltretutto è intitolato a monsignor Melchiorre Gagliano,
partecipano alla messa del precetto pasquale".
Secondo il dirigente scolastico, Giuseppe Polizzi, la
responsabilità è del consiglio di istituto: "Io sono laico e
ritengo che la scuola debba essere laica. Ma nonostante tutto io
non decido da solo se gli alunni non partecipano al precetto
pasquale. È mancata la delibera del consiglio di istituto che
autorizza la partecipazione degli alunni a qualsiasi attività.
La richiesta di convocare il consiglio di istituto è arrivata
solo il pomeriggio del giorno 25 marzo, non c'era il tempo per
poterlo convocare e conseguentemente deliberare. Senza questo
provvedimento il dirigente non ha poteri decisionali. Sono
reggente dell'istituto comprensivo Altavilla da due anni e non
si è mai verificata una situazione simile, proprio perché ogni
uscita didattica è stata programmata nei tempi giusti. Così
com'è accaduto a Natale". (ANSA).
Scuola non dà via libera per messa, scolari in chiesa con madri
Ad Altavilla Milicia. Dirigente, non c'era tempo per deliberare