(ANSA) - BOLZANO, 10 GEN - "Ragazzi, non sottovalutate i
rischi della droga". E' l'appello lanciato da Pasquale Borsci,
da pochi giorni ex commissario della Questura di Bolzano.
Il 60enne, medaglia di bronzo al valor civile per un
salvataggio dal fiume Isarco, evidenza che adolescenti oggi
spesso si avvicinano per curiosità al mondo della droga. "Non
spaventa più il classico tossicodipendente. I giovani assumano
la droga bruciandola su carta stagnola e inalando i fumi, non
rendendosi però conto che anche questa forma di assunzione crea
danni fisici e dipendenza", spiega l'ex commissario. Secondo
Borsci, il lavoro di prevenzione è fondamentale e dovrebbe
iniziare già alle medie.
In questi anni sono anche cambiate le tecniche dello spaccio.
"Una volta bastava fare un giro in città per trovare chi aveva
la sostanza stupefacente addosso, oggi praticamente non accade
più", racconta. L'attività investigativa è diventava più
complessa, anche per quanto riguarda il traffico della droga che
viene abilmente nascosta e camuffata in appositi vani nelle
autovetture. In alcuni casi il 'fiuto' degli agenti, ovvero la
loro esperienza, va oltre quello dei cani antidroga, che vengono
tratti inganno con la polvere di caffè e il dentifricio, come
anche con strati su strati di nylon termosaldati.
Borsci in questi anni ha anche operato come caposcorta di
personaggi pubblici, come il Dalai Lama oppure l'allora ministro
Franco Frattini, deceduto recentemente. "Il presidente è stata
una bravissima persona, che ci ha sempre coinvolti già dal
mattino nella programmazione degli impegni istituzionali e
privati", ricorda con affetto l'ex commissario. (ANSA).
Ex commissario, i giovani sottovalutano i rischi della droga
Borsci per 35 anni ha dato la caccia a spacciatori e trafficanti