Tavoli della Legalità

Maturità: psicologi, c'è più ansia dopo il Covid

'Studio notturno non aiuta, ripassate e fate pause'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 19 GIU - "I casi di ansia, soprattutto nella scuola media e superiore, sono quasi raddoppiati. Quindi, esiste un'ansia post-pandemia che i ragazzi portano allo sportello scolastico". Lo riferisce Giuliana Beghini Franchini, psicologa e psicoterapeuta di Bolzano e coordinatrice e supervisore del gruppo degli psicologi scolastici.
    "In questo periodo, poi, l'ansia della maturità è aumentata - aggiunge Beghini Franchini - Certo la maturità c'è sempre stata e, forse, è rimasto l'ultimo rito di passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta. Oggi, in un'epoca in cui i ragazzi sono sempre più spesso confrontati con la prestazione, col dover dimostrare di essere abili, questa prova è ancora più difficile e mette più in crisi".
    Gli esami di maturità cominceranno mercoledì 21 giugno.
    "Rispetto agli ultimi anni, è una maturità che affrontiamo con un pochino più di tranquillità - sostiene Laura Bonora dell'Intendenza scolastica italiana della Provincia di Bolzano - perché riprendiamo una cosa che conosciamo già. Saremo tutti in presenza, con le modalità solite. Naturalmente, nel periodo Covid, ci sono stati notevoli cambiamenti che hanno richiesto a tutti un notevole dispendio di energie".
    Qualche consiglio agli studenti arriva dallo psicologo Giuseppe Maiolo, che da anni si dedica ai temi dell'adolescenza e del disagio giovanile. "Non illudetevi di eliminare lo stress della prova imponendovi lunghe ore di studio notturno - avverte - Evitate di farlo perché non serve. Non studiate, ma ripassate e date spazio anche allo svago, agli amici, alla musica. Fate delle soste, insomma". "Quando inizierà l'interrogazione - raccomanda ancora Maiolo ai maturandi - non rispondete in fretta e d'impulso, ma fate un bel respiro profondo, che può aiutare a calmarvi e a prendere il tempo per organizzare la risposta. Se siete molto agitati, ditelo agli esaminatori, perché anche manifestare apertamente ciò che si prova, serve a creare un clima adeguato", ricorda Maiolo. (ANSA).
   

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