(ANSA) - ROMA, 05 GEN - "In un pianeta globalizzato e
interconnesso caratterizzato da una rivoluzione tecnologica che
ci coinvolge a livello globale e da un fenomeno epocale, che
coinvolge soprattutto l'Europa, legato alla più grande
immigrazione della storia dell'umanità, le Università devono
trovare una nuova missione, un nuovo ruolo e una nuova
funzione": lo ha ben chiaro Maria Amata Garito, professoressa
emerita di Pscicotecnologie, una lunga carriera dedicata all'
Accademia e rettrice della prima Università Telematica
Internazionale aperta ai rifugiati.
Il problema delle migrazioni forzate sfida l'intera società a
trovare soluzioni per migliorare l'integrazione dei cittadini
provenienti da paesi con diverso contesto culturale, religioso e
sociale.
L'Università Telematica Internazionale Uninettuno ha deciso
di contribuire creando l' "Università per i Rifugiati -
Istruzione senza confini", un portale multilingue (inglese,
francese, italiano, arabo e greco) che dà la possibilità a
rifugiati, richiedenti asilo e studenti con trascorso migrante
di accedere gratuitamente all'Università da qualsiasi luogo del
mondo. Il riconoscimento dei titoli di studio già conseguiti nei
loro paesi per accedere all'Università, il riconoscimento delle
loro competenze professionali; l'apprendimento per l' inclusione
linguistica (Italiano, Arabo, Inglese, Tedesco, Spagnolo,
Francese, Olandese, Portoghese, Bulgaro, Ceco, Danese, Greco,
Croato, Ungherese, Polacco, Rumeno, Slovacco, Finlandese,
Svedese) e l' iscrizione gratuita ai
Corsi di Laurea, Master e Corsi di Qualificazione e
Riqualificazione professionale grazie a Uninettuno non sono più
solo un sogno.
Gli studenti iscritti provengono da Afghanistan, Arabia Saudita,
Bielorussia, Burundi, Camerun, Costa D'avorio, Eritrea, Gabon,
Gambia, Guinea, Honduras, Libia, Mali, Niger, Nigeria, Pakistan,
Palestina, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del
Congo, Russia, Senegal, Siria, Somalia, Togo, Turchia, Ucraina,
Uganda. La maggior parte di loro è iscritta alle facoltà di
Economia, Ingegneria, Scienze della Comunicazione, Psicologia e
Giurisprudenza e ai seguenti master: Master in Logiche e
tecniche di Project Management e Master's Course in European Law
and Policies. Attualmente questi studenti vivono principalmente
in campi profughi in Libano e Turchia e alcuni di loro risiedono
in Germania e naturalmente in Italia.
Le collaborazioni internazionali sviluppate da Uninettuno e il
coinvolgimento attivo di docenti delle Università di altri paesi
del mondo nella realizzazione di videolezioni e contenuti
didattici multimediali su Internet, fanno sì che oggi l' ateneo
italiano metta a disposizione dei propri studenti una biblioteca
digitale di contenuti realizzati anche da professori provenienti
da paesi scenari di drammatici conflitti che si sono visti
costretti da lasciare le proprie cattedre, come nel caso dell'
università siriana di Aleppo e che, per il tramite di
Uninettuno, continuano a diffondere il loro sapere scientifico e
le loro competenze anche a quegli stessi studenti che non hanno
più la possibilità di incontrarli e vederli in aula.
"Grazie al modello dell' e-learning, integrazione linguistica e
inclusione formativa non hanno più limiti di tempo, di spazio e
di latitudine: l'Università per Rifugiati rappresenta, in questo
senso, un grande laboratorio scientifico e culturale per il
dialogo, la convivenza pacifica tra i popoli, la lotta al
terrorismo" spiega Garito.
Uninettuno ha inoltre messo a disposizione borse di studio per
consentire l'iscrizione gratuita a corsi universitari post
lauream a studenti rifugiati e richiedenti asilo. Un esempio è
il master in Health Management indirizzato agli studenti di
Mogadiscio e delle province della Somalia del Nord, per formare
operatori in grado di migliorare e rendere competitive le
condizioni del personale sanitario e delle stesse strutture
sanitarie di un paese africano che, com' è drammaticamente noto,
si trova per congiunture politiche nelle black list di molte
potenze mondiali. Grazie a un accordo con la Global University
of Science di Galkayo, Uninettuno forma personale manageriale e
amministrativo degli operatori dei servizi sanitari somali,
consentendo di accedere in remoto a un percorso di alta
formazione di respiro internazionale, in lingua inglese e tenuto
dai migliori esperti del settore, provenienti da tutta Europa.
"Profughi e rifugiati sono una ricchezza preziosa per l' intera
umanità e l' unico futuro possibile è quello di un mondo libero,
equo e istruito: la formazione accademica è madre di diritti e
di pace e il 2024 deve segnare un decisivo cambio di direzione
in tal senso" conclude Garito. (ANSA).
Ateneo Uninettuno apre lezioni ai rifugiati
Rettrice Garito, 'università devono trovare nuovo ruolo'