Rubriche

Tumori tiroide in aumento nelle fasce giovanili, convegno a Pisa

Promosso da Unipi per sensibilizzare e promuovere screening

Redazione Ansa

(ANSA) - PISA, 21 MAG - I più recenti dati epidemiologici a livello europeo registrano un aumento dei tumori della tiroide in età pediatrica, specialmente nella popolazione femminile e nella fascia di età tra 10-19 anni. Lo evidenzia l'Università di Pisa che proprio sulla base di questi numeri - e della necessità di parlare di prevenzione e diagnosi precoce -, attraverso il Cidic-Centro per l'innovazione e la diffusione della cultura, ha deciso di promuovere il convegno 'I tumori della tiroide nelle fasce giovanili: un'emergenza da monitorare'. L'incontro è in programma nell'Aula magna nuova del Palazzo La Sapienza a Pisa il 24 maggio (inizio lavori ore 15.30).
    L'iniziativa, si spiega, "ha l'obiettivo non solo di sensibilizzare la cittadinanza, in primis le famiglie, e i professionisti del settore sanitario su un tema di estrema importanza, ma anche di promuovere un protocollo di screening in pazienti selezionati". Curatore dell'incontro è Claudio Spinelli, ordinario di Chirurgia pediatrica all'Ateneo pisano: la giornata di approfondimento prende spunto dalla recente pubblicazione, per Pisa University Press, del volume 'Il carcinoma della tiroide dopo Chernobyl e Fukushima' firmato dallo stesso Spinelli, da Marco Ghionzoli e da Zinaida Sinila.
    Il convegno ha il patrocinio dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatrici della provincia di Pisa, della Società italiana di chirurgia pediatrica e della Regione Toscana.
    "I dati parlano chiaro - commenta Spinelli -: il 9% dei bambini, nel nostro studio di screening ecografico, presentavano alterazioni strutturali della tiroide. Numeri che devono far riflettere e portarci ad agire. Attraverso questa iniziativa è, infatti, nostra intenzione accendere e mantenere accesi i riflettori, affinché tutti i medici che si occupano di pazienti in età evolutiva pongano una particolare attenzione alla presenza di noduli tiroidei nei bambini, specialmente nella fascia adolescenziale. L'esposizione a radiazioni ionizzanti rappresenta uno dei fattori di rischio più rilevanti. In questo senso la conoscenza dei dati epidemiologici dopo l'incidente nucleare di Chernobyl e Fukushima è un 'patrimonio' fondamentale. Non solo: fattori di rischio, altrettanto importanti, sono tutti quelli legati all'inquinamento ambientale. Il nostro obiettivo è stimolare una maggiore attenzione nei confronti del carcinoma tiroideo nei bambini e ragazzi per una sempre più precoce diagnosi e terapia".
    L'incontro del 24 maggio - a ingresso libero - sarà aperto dai saluti istituzionali del rettore dell'Ateneo pisano Riccardo Zucchi, del governatore toscano Eugenio Giani, di Emanuele Neri, presidente della Scuola interdipartimentale di medicina, dall'assessore toscano alla salute Simone Bezzini e di Silvia Leoni, coordinatrice sanitaria nazionale Fondazione Ant Italia onlus. A seguire gli interventi quello di Claudia Napolitano, responsabile Pisa University Press su 'Divulgare il sapere. Il ruolo delle University Press per una società della conoscenza'; Claudio Spinelli su 'Il trend del carcinoma della tiroide in Europa: focus Italia'; Paolo Miccoli dell'Università di Pisa su 'La chirurgia sui bambini con carcinoma tiroideo post Chernobyl: un'esperienza umana non meno che professionale'; Maura Massimino, direttore Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano su 'Tumori della tiroide: qualcosa si può evitare?'; Marta Podda, Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei tumori di Milano, su 'Tumori secondari della tiroide'; Carmelo Romeo, presidente Società italiana di chirurgia pediatrica su 'Chirurgia oncologica in età pediatrica. Uno sguardo a livello nazionale'. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it