Rubriche

La bandiera della pace negli atenei, 'qui tanti Zaky'

Rettori, garantire futuro a studenti delle zone di guerre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Gli atenei italiani scelgono la bandiera della pace che da oggi, listata a lutto, comparirà sui siti on line e in alcuni edifici delle Università. "Ci sono tanti Zaky negli atenei italiani, studenti che vengono da zone di guerra e le vicende di tutti vengono seguite con grande attenzione dalle comunità universitarie, fatte innanzitutto da persone", spiega Francesco Bonini, rettore della Lumsa e facente funzione di presidente della Conferenza dei rettori, parlando con l'ANSA dell'iniziativa decisa dopo l'attacco a Israele e la reazione che ha colpito Gaza. Le università - che tanta parte hanno avuto nella soluzione felice della 'vicenda Zaky' e non solo - rivendicano un ruolo importante non solo per la formazione e la crescita culturale delle giovani generazioni ma anche per costruire la pace. "All'ultima assemblea della Conferenza dei rettori ogni università ha portato i propri interventi, dopo il massacro in Israele e la recrudescenza della guerra in Medio Oriente. Alla luce di tutte le esperienze si è ritenuto di partecipare al movimento dell'opinione pubblica per la pace a cui si uniscono le voci della società civile. E' una mobilitazione che proseguirà, perchè all' inizio di ogni riunione degli organi accademici, per tutto il mese di novembre, ci sarà un momento di riflessione per ricordare questo impegno proprio del nostro sistema universitario, che sotto questo aspetto è compatto e coeso", spiega all'ANSA, Francesco Bonini, facente le funzioni di presidente della Crui fino al prossimo 22 novembre, quando verrà eletto il nuovo presidente, dopo le dimissioni di Salvatore Cuzzocrea, il 9 ottobre scorso. "C'è stato un grande consenso su questa linea - spiega ancora Bonini - la diplomazia ha un ruolo ma anche l'università: Guardando gli studenti nelle nostre aule ce ne sono molti che vengono da scenari di guerra e dobbiamo garantire a tutti una prospettiva di futuro che non può che essere, anche e soprattutto, una prospettiva di pace. Bisogna costruire qualcosa di nuovo non limitandosi ai proclami ma identificando scenari di ricomposizione dei conflitti, guardando al nuovo, a concrete prospettive di pace". Gli atenei sono stati compatti da subito nella condanna del massacro degli israeliani poi, nei giorni scorsi, in occasione dell'assemblea della Crui, c'è stato un dibattito ampio tra una quarantina di università. E la decisione di mostrare la bandiera della pace. La "vicenda di Zaky", ha fatto capire l'importanza e il ruolo nuovo dell'università: "Le vicende di tutti gli Zaky vengono seguite con grande attenzione", assicura il rettore. E proprio per il loro futuro a pace è l'unica opzione. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it