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Bologna primo ateneo Italia per sostenibilità, Toronto al mondo

Qs, dopo Bologna, Padova e Torino, 48 le italiane classificiate

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 DIC - L'Università di Bologna è la migliore in Italia per la sostenibilità. A stabilirlo è la classifica mondiale delle università QS Sustainability 2024 che si occupa di 1397 atenei in 95 Paesi, più del doppio rispetto all'edizione pilota dello scorso anno. L'Università di Toronto è la più sostenibile del mondo, seguita dall'Università della California, Berkeley al secondo posto e dall'Università di Manchester al terzo. QS classifica 48 università italiane, con l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna al primo posto a livello nazionale, e al 108th posto a livello globale, Padova e Torino al secondo e terzo posto.
    Questa è la seconda edizione della QS World University Rankings sulla sostenibilità.
    Valutando le università in base all'impatto sociale, all'impatto ambientale e alla governance, le classifiche forniscono un quadro unico e dettagliato per valutare come le università stiano agendo per affrontare le sfide globali più urgenti del mondo.
    Gli Stati Uniti sono il Paese più rappresentato, con 209 università classificate, tra cui una tra le prime 10 al mondo, mentre il Regno Unito è il secondo Paese più presente, con 93, tra cui due tra le prime 10. La Cina occupa il terzo posto, con 90 università classificate, anche se nessuna tra le prime 100.
    Le università italiane presenti nella classifica sono 48, lo stesso numero della Germania.
    "L'Italia ha affrontato la sua parte di catastrofi ambientali negli ultimi anni, dalle ondate di temperature elevate alle inondazioni. È un'amara ironia che la sua stessa geografia, famosa per la sua bellezza, la renda particolarmente vulnerabile ai disastri climatici. Un nuovo decreto mira a rafforzare la sicurezza energetica e l'energia rinnovabile, oltre a generare circa 27 miliardi di euro di investimenti", ha detto il vicepresidente senior di QS, Ben Sowter. "Questo livello di investimeni sono necessari per affrontare le sfide economiche sia storiche che contemporanee. Il debito nazionale e le disuguaglianze regionali sono sempre più aggravate dall'invecchiamento della popolazione e dalla fuga dei cervelli.
    Pertanto, Il sistema universitario, attraverso la ricerca, la mobilità degli studenti e dei talenti in entrata, l'innovazione e l'aggiornamento professionale, diventa sempre più essenziale per il Paese per superare sia gli ostacoli interni sia le sfide globali - ha proseguito - Le università italiane brillano per diversità e inclusività, collaborazione e formazione nelle scienze sociali, ma c'è un bisogno urgente di aumentare l'occupabilità dei laureati e l'educazione ambientale. Le università italiane dovrebbero concentrarsi sull'integrazione dello sviluppo delle carriere nei programmi di studio e sul potenziamento dei corsi incentrati sul clima e sull'ambiente." (ANSA).
   

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