(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Per oltre il 20 per cento degli
studenti universitari, l'università non è un luogo sicuro. Ed è
infatti un terzo degli intervistati ad aver sentito parlare di
casi di molestia o violenza all'interno degli spazi
universitari.
Per il 48% sono loro "i soggetti più pericolosi". Coerentemente
a questo dato, per il 37% il luogo meno sicuro all'interno
dell'ateneo sono gli studi degli insegnanti, a seguire ci sono i
luoghi di tirocinio per il 34,7% e gli studentati, per il 32%. E
infatti, subito dopo i docenti, a commettere violenze e
molestie, secondo gli studenti, sono compagni di corso per il
47% e compagni di studentato per il 32%. Sono poi 300 le
esperienze raccontante nell'indagine tramite una risposta
aperta. "Con quel visino può fare la escort, ci pensi.
Guadagnerebbe anche bene", è una delle testimonianze raccolte
nel report. Per quasi la metà, il 47,4% dei rispondenti, il
territorio in cui si studia non è per niente o abbastanza
attrezzato a ricevere e a gestire segnalazioni di violenza o
molestia. "Purtroppo questi dati non ci stupiscono, dimostrano
ciò che sapevamo: le università non sono sicure. Nella maggior
parte dei casi le studentesse devono scegliere tra il loro
percorso accademico e il diritto di denunciare - sottolinea la
coordinatrice nazionale Udu Camilla Piredda - Gli atenei oggi
sono uno spazio di omertà dove le casistiche vengono nascoste".
L'indagine, fanno sapere, continuerà. Verrà infatti riaperta per
dare un quadro più dettagliato della situazione. (ANSA).
Udu, 'abusi e violenze, per il 20% università non è sicura'
Per quasi la metà, i docenti sono 'i soggetti più pericolosi'