Rubriche

Oussama Khatib,' obiettivo comunità robotica non è fare danno'

Prof. Stanford, ma attenzione all'uso che viene fatto tecnologia

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - "L'uso improprio delle tecnologie di robotica e di Ia create per fare danno alle persone non è l'obiettivo della comunità della robotica". Parola di Oussama Khatib, docente della Stanford university dove dirige il Robotics Lab e 'padre' di OceanOne che cambierà l'esplorazione degli abissi marini, ospite del Festival della Robotica di Pisa.
    "Le persone - aggiunge - pensano che la robotica sostituirà l'essere umano, ma è una fake news. Oggi la rivoluzione robotica è diversa, è connessa all'uomo ed è presente nella quotidianità della nostra vita".
    Secondo Khatib, origini siriane e passaporto statunitense, dobbiamo però "stare attenti all'uso che viene fatto dell'Intelligenza artificiale e della tecnologia in generale e assicurarci che abbiano un impatto positivo sulla società". La scienza in questo campo, osserva poi Khatib, deve "permettere la connessione tra uomo e macchina: penso alle piccole cliniche in paesi poveri, con terre e città mal connesse agli ospedali, visto che la robotica consente di fare esami rapidi utilizzando i controlli remoti". Riguardo al suo robot per esplorare gli abissi dell'oceano spiega: "E' dotato di vere e proprie mani robotiche che permettono di fare quello che prima era solo impensabile. Gli archeologi possono raccogliere reliquie in fondo al mare, come le lampade ad olio romane di duemila anni fa che abbiamo recuperato sulle coste della Corsica. Ma anche di raccogliere dati per gli scienziati su salinità, tossicità e temperatura per capire lo stato di salute dei nostri mari e quindi della Terra e come intervenire per salvarla". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it