(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Secondo una recente indagine di
Goldman Sachs Research, entro il 2033 la crescita del prodotto
interno lordo si aggirerà intorno al 7% grazie all'impatto
positivo che l'Intelligenza Artificiale, sempre più integrata
nella vita quotidiana, avrà sul sistema economico. La ricerca
nell'IA sta proseguendo rapidamente, coinvolgendo sia le
discipline ingegneristiche che umanistiche, ma anche quelle che
riguardano l'arte, la cultura e l'autorialità.
Un'occasione per riflettere sul ruolo dell'Intelligenza
Artificiale (IA) nella creatività umana che vedrà eminenti
studiosi, ricercatori e professionisti del settore confrontarsi
su temi cruciali legati all'impiego delle tecnologie nelle
pratiche artistiche e culturali.
Il programma prevede, in particolare, cinque panel tematici,
ognuno focalizzato su un aspetto specifico del dibattito. Il
primo, "Creative Narrative: Text, Hypertext and Digital Plots",
esplorerà le narrazioni creative nell'era digitale. La seconda
tavola rotonda, "Artificial Imaginary: Narratives, Culture and
Counterculture about AI", affronterà le narrazioni e le culture
emergenti legate all'intelligenza artificiale. Il terzo panel,
"Machine and Language: Models, Interaction Issues and Learning",
discuterà i modelli di linguaggio e le problematiche di
interazione. Il quarto, "Artificial Music: Limits, Opportunities
and Perceptions", si concentrerà, invece, sulla musica
artificiale e le sue implicazioni. Infine, l'ultima sessione,
"New Gaze Era: Digital Images, Visual Effects and Audiovisual
Products", analizzerà l'era delle immagini digitali e degli
effetti visivi.
«Sono fermamente convinto che l'integrazione tra scienze e
discipline umanistiche sia fondamentale per affrontare con
successo il cambiamento, in particolare dopo l'avvento
dell'Intelligenza Artificiale", ha dichiarato Pierpaolo Limone,
Rettore dell'Università Digitale Pegaso. "Artificial Creativity
rappresenta un'importante occasione di confronto tra esperti per
riflettere su come mettere in connessione tecnologia e talento.
Questi temi sono tra quelli che il Centro di Ricerca in Digital
Humanities dell'Università Pegaso si impegna a sviluppare
attraverso progetti innovativi che promuovono una comprensione
profonda delle implicazioni sociali, culturali ed etiche delle
tecnologie digitali».
Durante l'iniziativa, verranno anche presentati i risultati
delle indagini condotte a maggio dal Centro di Ricerca in
Digital Humanities dell'Università Digitale Pegaso, sotto la
guida della prof.ssa Alessandra Micalizzi, psicologa, sociologa
e dottoressa di ricerca in Comunicazione e Nuove tecnologie. Lo
studio si è posto come obiettivo quello di ricostruire il
percepito e le pratiche intorno all'uso dell'AI nelle produzioni
creative. Il gruppo di ricerca è composto dal prof. Giuliano
Cenati, dalla prof.ssa Anna Rinaldin, dalla prof.ssa Gilda
Policastro, che afferiscono all'area umanistica, dal prof.
Leonardo Galtieri, che copre l'area informatica, dalla dott.ssa
Teresa Savoia, pedagogista sperimentale, da Fabio Pelagalli,
Course Leader dei Bienni Specialistici dell'Area Communication
and Graphic Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e PhD
Student in Learning Sciences and Digital Technologies insieme a
Sara Selmi e Gaia Turconi, da Lara Balleri e Francesco Epifani,
afferenti al dottorato in Digital Humanities di Pegaso, ed
infine da Federico Ambruosi, specializzando al conservatorio di
Milano e alumni di SAE Institute in produzione audio.
Nella seconda giornata, la manifestazione sarà arricchita dalla
presentazione di opere realizzate da artisti, visionari e
studenti, frutto della sinergia tra creatività umana e
intelligenza artificiale, e vedrà la partecipazione di
autorevoli figure che illustreranno il processo di
contaminazione tra tecnologia e arte.
Tra i partecipanti, Giusy Caruso, docente presso l'Accademia di
Anversa, Francesco D'Isa, filosofo, digital artist e docente
presso LABA, Bruce Sterling, docente European Graduate School,
organizzatore di Share Festival di Torino, Jasmina Tesanovic,
attivista, artista, autrice e giornalista, Giorgio
Vallortigara, professore ordinario dell' Università di Trento e
Lev Manovich, uno dei pensatori contemporanei più noti sul tema,
in dialogo con Pierpaolo Limone, rettore dell'Università Pegaso.
La conferenza "Artificial Creativity", inoltre, si inserisce
all'interno di un importante progetto di ricerca
inter-accademica finanziato attraverso i fondi PNRR del MUR che
vede la partecipazione di NABA come ente capofila, di SAE come
partner di progetto e di Università Telematica Pegaso come
partner associato: "P+ARTS. Partnership for Artistic Research in
Technology and Sustainability". Nato con l'intento di costituire
un consorzio multi-disciplinare per la ricerca artistica e
focalizzato anche sulla costituzione di un framework di
dottorato dedicato alle discipline AFAM - uno dei primi in
Italia e altamente innovativo per la sua attenzione alle nuove
tecnologie, in piena linea con gli ambiti di ricerca delle
Digital Humanities - il progetto è dedicato alla creazione di un
ecosistema artistico italiano di eccellenza basato
sull'interdisciplinarità, internazionalizzazione e ricerca.
(ANSA).
Pegaso, Sae Institute e Naba insieme per 'Artificial Creativity'
Convegno sul ruolo dell'IA nella produzione creativa