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Il Giubileo in Cattolica, medicina a servizio della speranza

Presentati progetti sulle fragilità sociosanitarie

Il Giubileo in Cattolica, medicina a servizio della speranza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - La medicina a servizio della speranza: è stato il tema affrontato dall'Università Cattolica, nell'ambito dell'iniziativa di Ateneo per il Giubileo. Sono stati anche presentati i progetti della Facoltà di Medicina e chirurgia sulle fragilità sociosanitarie e sull'Africa.
    Rispondendo all'invito della Bolla pontificia di indizione del Giubileo 2025 "Spes non confundit" l'Università Cattolica del Sacro Cuore promuove, nel corso dell'intero anno giubilare, 12 incontri, seguendo il punto di vista di ciascuna delle 12 Facoltà dell'Ateneo. In particolare, il convegno promosso nella sede di Roma si è svolto in due giornate: la prima, il 12 marzo, dal titolo "Il ruolo della Medicina nella costruzione della Speranza", è stata aperta dal Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini che ha dato lettura del messaggio inviato ai partecipanti dal Rettore dell'Università Cattolica Professoressa Elena Beccalli: "Voi, medici, operatori sanitari, docenti e ricercatori avete una grande responsabilità, quella di offrire segni di speranza agli ammalati".
    "La cura delle persone, l'empatia, toccare con mano un paziente, incontrare il suo sguardo valgono moltissimo - ha proseguito il professor Gasbarrini introducendo il convegno - Per questo, in seno alla Facoltà di Medicina e chirurgia è stata istituita la Commissione Solidarietà, nella quale docenti, studenti e personale della Sede si ritrovano periodicamente attorno a progetti grazie ai quali tutti donano un po' del proprio tempo e delle proprie competenze per chi è fragile e per chi soffre". "Questo Convegno è un'occasione straordinaria di formazione alla luce del Giubileo", ha detto mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Ateneo. "La speranza unita alla solidarietà rende la scienza veramente umana e capace di dare vero conforto alle persone malate", ha aggiunto. "Essere medici e formarsi per diventarlo - così mons.
    Nunzio Galantino, presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica - vuol dire aver già scelto di affrontare situazioni umane molto fragili, con umanità e professionalità, in una fase storica in cui tutto questo non è affatto scontato". La prima giornata si è conclusa con l'inaugurazione della mostra su "Arte e Spiritualità".
    La seconda giornata, dal titolo "La Facoltà di Medicina per l'Africa: una speranza per il cambiamento". In questo anno accademico l'Università Cattolica del Sacro Cuore si caratterizza, infatti, con il "Piano Africa", un progetto d'Ateneo che ha l'obiettivo di portare l'Africa al cuore dei programmi educativi, di ricerca e di terza missione dell'Ateneo.
    (ANSA).
   

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