Linee d’espressione e solchi non si prevengono più con l’antirughe, meglio ritornare a spalmare la buona e vecchia crema idratante alla sera, lavare con cura la pelle al mattino, spalmare uno schermo solare e abbondare col make-up che è il metodo più apprezzato per mostrare una pelle più giovane. I sieri più innovativi, liftanti, hi-tech, ad effetto filler, rimpolpanti, sbiancanti hanno fatto il loro corso? Efficaci o no le donne stanno tornando alle origini, agli insegnamenti delle loro madri e preferiscono le più semplici creme idratanti fatte con pochi ingredienti che arrivano tutti dalla natura e che conoscono già. Da dove arriva il cambiamento?
A fronte di un calo delle vendite degli antirughe del 3 % nell’ultimo anno, infatti, i prodotti detergenti per il viso sono aumentati del 5,4%, gli schermi solari del 4% e le classiche creme idratanti senza grandi velleità anti-età del 2,5%. Lo attesta il nuovo report sui trend degli ingredienti beauty 2018 appena presentato da Mintel, company di ricerche di mercato globali. La corposa ricerca è stata condotta su campioni di migliaia di donne over 18, che fanno shopping online o negli Stati Uniti ma, assicurano gli analisti, la fotografia appena scattata è una cartina di tornasole anche per noi europee che, sul fronte bellezza e cosmesi, siamo trascinati dall’esempio USA.
Al posto degli ingredienti di sintesi e di quelli dall’aria più esotica (resiste solo la quinoa) il 2018 sarà inoltre un tripudio di rimedi naturali, classici e autoctoni e nella top ten dei nuovi elisir 2018 spiccano, in ordine decrescente dal primo al decimo posto, argille, aceto di mele, probiotici e fermenti, ginseng, curcuma, miele di Manuka (albero della Nuova Zelanda), salvia, olio di ricino, quinoa e linfa di alberi come aceri e betulle. Si torna alle origini e si desidera usare ciò che già si conosce. Le donne fanno dietrofront, ritornano sui loro passi, si informano e smettono di sperimentare sulla loro pelle chiedendo anche prodotti di bellezza più semplici da capire e da usare: il 58% chiede istruzioni facili, il 53% chiede liste brevi di ingredienti per singolo prodotto di bellezza.
Spiega Alison Gaither, analista beauty and personal care di Mintel: “La richiesta di prodotti più facili da usare e la familiarità per ingredienti che derivano dalla cucina come le spezie, significa che le consumatrici vogliono capire esattamente cosa si spalmano sul viso e preferiscono scegliere ciò che già è a loro noto. L’aumento dell’interesse verso probiotici e fermenti dipende dal fatto che questi sono anche gli ingredienti ritenuti ora fra i più indicati per la nostra salute tanto che anche la medicina li raccomanda per la prevenzione di diverse malattie”.
A fronte della crisi degli antirughe e dei rimedi hi-tech le donne lodano inoltre sempre di più anche i prodotti per il trucco perché le formulazioni attuali sono dotate di una infinità di pregi extra, impensabili fino a pochi anni fa’. Sono preferiti perfino ai sieri antietà perché anti-rughe e idratanti (apprezzati dal 44% delle consumatrici), perché includono schermi solari (28%) e sostanze illuminanti (23%), coprono le macchie della pelle (21%), contengono ingredienti naturali (18%) e minimizzano i pori (17%). Infine i prodotti per il maquillage no sono più controindicati se la pelle è affetta da patologie e sono adatti anche alla pelle sensibile, con acne o grassa. Col trucco si fa tutto, insomma, e il mercato dello skincare più avanzato è saturo concludono gli esperti Mintel.
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