Connettersi con la natura anzichè con il wifi, alzare gli occhi dallo smartphone e perdersi nel verde delle montagne, staccare dall'inquinamento acustico della città e ascoltare i suoni del prato, del bosco, l'acqua che scorre veloce. La vacanza in montagna è sempre stata rigenerante, oggi la definiamo detox e persino necessaria se, come è emerso dalla ricerca scientifica pubblicata da Nature, 120 minuti a settimana per 15 giorni, costituiscono la dose green salvifica per alzare il livello di benessere e abbassare lo stress.
E le montagne, sulle Dolomiti ma non solo, si attrezzano: mai come in questa estate 2019 wellness è la parola d'ordine in montagna. Nelle varie località ai classici sentieri, gite in malga, esclursioni con guide, impianti di risalita in funzione, concerti musicali in quota e feste campestri con il cibo locale al centro, è boom per i programmi benessere, yoga nel bosco, silence room tra gli alberi, mindfulness nei prati, pratiche di Qi Gong per 'coltivare la vita' con respirazione profonda e movimenti dolci.
Cercare il contatto diretto con la Natura ha dato vita da qualche anno anche alla pratica delle camminate a piedi nudi, barefoot hiking, diffusa nei paesi nord europei e americani. "Con la terra sotto i piedi" (Mondadori) è il titolo del libro in cui Andrea Bianchi, fondatore della prima scuola in Italia di Barefoot Hiking, 'Il silenzio dei passi', condivide la sua esperienza ora al centro anche di workshop che vanno dall'esperienza di due ore a quella residenziale di qualche giorno.
"Può sembrare strano parlare di 'scuola di cammino' ma nonostante camminare scalzi sia per l'uomo un'abilità innata l'utilizzo delle scarpe sin da bambini fa si che sia comunque necessario riconquistare questa pratica e riattivare questa memoria antica. Un buon inizio può essere il kneipp naturale a bordo dei rivoli d'acqua che incontriamo durante le passeggiate in montagna, qualche passo nudo ci riconnette immediatamente e risveglia sensazioni naturali sopite. Toglierci le scarpe e sentire il terreno, l'erba, il fondo favorisce - racconta Bianchi - un risveglio su vari piani dalla microcircolazione alla riattivazione dei vari componenti del piede come le dita e l'arco plantare, generalmente sfavorite dall'uso delle calzature, con importanti benefici sulla postura, le ginocchia , la colonna vertebrale e in generale l'equilibrio . Ma non solo: torniamo così in contatto con la carica elettromagnetica della Terra e ci consente di recuperare la funzione di naturale 'sonda termica' dei piedi. Benefici che si trasformano in benessere psicofisico accessibile a tutti.
L'8 settembre a Primiero San Martino di Castrozza si tenterà il Barefoot World Record per il clima 2019. Il record consiste nel realizzare la fila indiana più lunga al mondo di persone scalze in montagna: il cammino a piedi nudi in un luogo immerso nella Natura delle Dolomiti, per invitare quante più persone possibile ad un contatto diretto con la Terra.
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