“Capelli e Pregiudizi”: oltre il 69% delle donne ha vissuto sulla propria pelle o ha assistito a episodi di “pregiudizi legati ai capelli” e per l’83% questi hanno avuto ripercussioni nella vita sociale. Per le donne italiane sono principalmente tre i preconcetti più rilevanti con cui confrontarsi: per il 45% quelli legati all'identità di genere, per il 41% all’orientamento sessuale e per il 36% quelli legati all’età.
“I capelli sono centrali per l’identità individuale come processo assieme di identificazione e di individualizzazione personale” commenta Carla Facchini docente di Sociologia della Famiglia all’università Milano Bicocca “Nelle società tradizionali è fondamentale l’ aspetto di identificazione/appartenenza a un gruppo, nella società contemporanea diventa centrale l’individualizzazione, l’affermazione di sé. Tuttavia il ruolo dell’identificazione rimane comunque, in termini di regole implicite circa l’identità di genere, di età, di collocazione sociale, o di orientamento sessuale e questo comporta che un mancato adeguamento a tali regole possa tradursi in una mancata approvazione degli altri, con possibili ripercussioni negative, specie per le persone che stanno definendo/ridefinendo la propria identità e che quindi sono meno sicure di sè”.
La situazione diventa ancora più allarmante quando emerge che il 67% delle donne che ha subito pregiudizi dichiara che i propri capelli siano stati un ostacolo nella carriera ed un 30% è stata condizionata da questi nella scelta del lavoro. “La mancata accettazione delle norme implicite sui modelli identitari tende ad essere più frequente tra i giovani, che tendono a sperimentarsi anche in contrapposizione con i modelli dominanti, meno frequente tra gli adulti che man mano interiorizzano tali modelli” continua la prof.ssa Facchini “Nello stesso tempo, mentre per i giovani, visti come soggetti cui è lecito sperimentarsi, modelli ‘alternativi’ possono essere socialmente più accettati, per gli adulti ciò è più problematico, specie nei contesti lavorativi in cui sono elevate le aspettative che ci si adegui a norme che, anche se tacite, non per questo sono meno importanti. Il condizionamento tenderà a chiedere l’adeguamento all’immagine che il contesto lavorativo vuole dare di sé: apparentemente maggiore nei contesti più tradizionali, ma forse altrettanto rilevante in quelli formalmente più innovativi”.
Gli episodi legati a preconcetti verso i capelli avverrebbero principalmente nell’adolescenza, ben il 70% delle donne dichiara di aver vissuto esperienze di condizionamento sui propri capelli tra i 12 e i 19 anni e proprio per questo il 79% delle intervistate ritiene che l'autostima delle adolescenti sia maggiormente a rischio. Essere vittime di questi pregiudizi porta alle donne anche gravi ripercussioni nell’ambito della salute, il 32% infatti ritiene di essere presa da situazioni di ansia e depressione e il 25% ha una perdita di autostima e addirittura il 28% prova un senso di solitudine.
Avere capelli più belli vuol dire sentirsi più sicure per l’83% delle donne intervistate. “I capelli esprimono chi siamo, quello che vogliamo raccontare di noi” ha detto Rossella Migliaccio esperta di Immagine e Armocromia in Italia. “lo vedo ogni giorno nel mio lavoro quanto i capelli possano valorizzare il volto e la figura di ogni donna. Il segreto per esprimerci al meglio è sicuramente scegliere un colore ed un taglio che mettano in evidenza i nostri punti di forza ma come dico sempre, la cosa più importante rimane sempre sentirsi bene con sé stesse”.
“Le donne che si rivolgono a me per problemi legati ai capelli nel volerli risolvere sono anche alla ricerca di un modo per sentirsi più belle e di conseguenza più accettate sulla base di canoni estetici precisi. Attraverso il mio lavoro mi impegno ad aiutare le donne a capire quanto un capello bello sia, prima di tutto, un capello sano”, ha spiegato Valeria D’Acunzo, Medico Tricologo.
Stereotipi e pregiudizi sui capelli, un fenomeno sommerso
Centrali per l'identità, sono componente fondamentale per sicurezza e autostima