Rimettersi in forma, fare attività fisica: prima di iniziare però è importantissimo sapere in quali condizioni di salute siamo e così anche capire quale tipologia di attività fisica è possibile praticare e quanto intensamente affrontarla in base alla particolare situazione di ognuno. Per fare questo è bene sottoporsi a dei controlli clinici che permettono di stabilire l’attività fisica più adatta alle esigenze.
1. Il test del DNA: è certamente lo strumento ideale che permette di avere delle valutazioni molto approfondite sulle predisposizioni genetiche; arrivando ad analizzarle è possibile contrastare possibili future problematiche, che, per natura, si potranno presentare nel corso della vita. Attraverso il test del DNA si può comprendere se si corre il rischio di contrarre patologie, quali sono gli alimenti giusti o sbagliati per l’organismo, come vengono tollerati gli integratori e quali servono maggiormente, a quali allenamenti si è più adatti - e quindi se il proprio corpo è più predisposto agli sport di potenza, di forza o di resistenza - e quali sono i metodi migliori per stimolare il proprio metabolismo.
2. Il test del microbiota intestinale: il microbiota è l’insieme dei microrganismi contenuti nell’intestino umano capaci di sintetizzare sostanze che aiutano il corpo a svolgere le funzioni quotidiane, come ad esempio ostacolare l’attacco di potenziali patogeni e allergeni. Questo test, chiamato anche del genoma intestinale, aiuta ad identificare eventuali stati di squilibrio o di alterazione batterica intestinale che non consentono di avere un corretto assorbimento dei nutrienti, provocando così fasi di stallo nel dimagrimento o nell’incremento della massa muscolare e della performance sportiva. È infatti particolarmente indicato per chi soffre di gonfiore addominale, disturbi dell’umore, spossatezza, stallo nella perdita del peso e colon irritabile proprio perché permette di capire come vengono assorbiti gli alimenti, i micronutrienti e gli ormoni della felicità che - a livello intestinale - riducono anche il senso dell'appetito durante la consumazione dei pasti.
3. Il test ormonale: allo stesso modo in cui viene valutato regolarmente il colesterolo dopo una certa età, è utile monitorare anche lo stato dei propri ormoni perché consente di regolare meglio l’alimentazione e l’allenamento in modo da ottenere i migliori risultati con il massimo benessere. Con la valutazione ormonale è possibile valutare i livelli di stress, l’età epigenetica - cioè come si esprimono i geni - e biologica, ed è particolarmente indicato per chi soffre di spossatezza generale, irritabilità, stress, disturbi del sonno, sovrappeso e per chi vuole aumentare i benefici dell’allenamento scoprendo il potenziale del proprio corpo.
4. Il test ormonale del ritmo circadiano: il ritmo circadiano è un sistema molto complesso che non è responsabile solo del ritmo sonno-veglia ma anche della pressione arteriosa, della temperatura del corpo, della frequenza cardiaca e del tono muscolare. Grazie al prelievo di quattro campioni di saliva durante il giorno in specifici orari questo test permette di comprendere come fluttuano gli ormoni che regolano il sonno e la veglia, precisamente il cortisolo e la melatonina. Avere un vero e proprio orologio biologico interno che si allinea perfettamente con l’ambiente esterno e si adatta alle varie fasi della giornata regolando i livelli ormonali, il sonno, il metabolismo è fondamentale per il benessere psico-fisico.
5. Il test epigenetico del livello di infiammazione: l’infiammazione cronica e lo stress quotidiano hanno conseguenze dirette sul sistema immunitario e sull’invecchiamento cellulare. Per monitorarne i livelli è possibile controllare il cortisolo, il più importante ormone legato allo stress, che nei momenti di maggiore tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno andando a ostacolare il sonno e a lungo andare anche il ritmo sonno-veglia. In caso di stress cronico, chi ha i livelli di cortisolo alti debilita il sistema immunitario e corre maggiori rischi di sviluppare forme di arteriosclerosi legate all’ipertensione, che aumentano a loro volta il rischio cardiovascolare. Ma ci sono molti altri marker fondamentali per monitorare l’infiammazione, responsabile dell’invecchiamento che sono l’interleuchina 6 e la barriera antiossidante DDPH.
6. Il test ormonale del benessere a 360 gradi: questo è il test più completo a livello ormonale attraverso cui vengono valutati a largo spettro molti degli ormoni coinvolti per il benessere: testosterone, dhea, progesterone, insulina, leptina , estrogeni ed altri. Attraverso questi ultimi è possibile intervenire non solo sull’umore e la salute ma anche su l'anabolismo e il catabolismo cellulare, la perdita di grasso e la regolazione dell’appetito.
Attività fisica, i sei test di approfondimento sullo stato di salute
I controlli clinici permettono di stabilire lo sport più adatto