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Nasce la rivista Adore, bellezza, catarsi e voglia di cambiare

L'editor in chief Maggini: "Un atto artistico"

Redazione Ansa

 "In primis un atto artistico", che "racconta attraverso i testi e soprattutto le immagini, di come ho sublimato il baratro con i rituali di bellezza, come in un'operazione alchemica, l'ho trasformato in tragedia, spettacolo, gloria e catarsi". Così l'editor in chief Alberto Maggini definisce Adore, la nuova rivista appena lanciata, il cui primo numero è interamente dedicato ai nostri rituali di bellezza, ai nostri consumi, all'impatto ecologico che il nostro desiderio di seduzione ha sul mondo. Il nostro desiderio ad essere altro, la nostra istintiva vocazione a non essere mai soddisfatti e quindi al voler cambiare, cambiare pelle.
    "Le origini mitologiche di Adore, a cui è pure dedicato un articolo, vanno a perdersi nella notte dei tempi, fino alle maschere funerarie micenee perché voglio partire dall'inizio della civilizzazione, quanto meno quella europea - spiega Maggini - per trovare le matrici di vizi e virtù che si riverberano fino ad oggi. La narrazione egemonica attraverso un processo 'Cosmetico' di ordinamento e pulizia ha imposto una visione lineare della Storia, così come ruoli fissi e gerarchici, immutabili nei secoli dei secoli. In questo modo si è escluso e marginalizzato lo 'scarto' e i 'rifiuti'. Eppure, senza lo scarto - senza l'errore - non c'è una vera e propria conoscenza".
    Il progetto è realizzato grazie al sostegno della direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell'ambito di Italian Council Program (12/a edizione, 2023), il programma di promozione dell'arte contemporanea italiana.
    (ANSA).
   

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