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Stress da rientro, come superarlo in 7 mosse

Non strafare i primi giorni, ignorare le lamentele e avere una vita fuori

Un uomo alla scrivania sollecitato da molte incombenze foto iStock.

Redazione Ansa

Neanche il tempo di rientrare al lavoro e subito ecco che torna anche immediato lo stress. Tutto il riposo e lo svago ottenuto in tanti o pochi giorni di uno stile di vita rilassato, che sia stato a bordo mare piuttosto che in qualche baita alpina, può scomparire nel giro di poche ore dal ritorno in ufficio. Per non parlare dell'ansia da rientro che può cominciare in tante persone negli ultimi giorni di vacanza rendendoci pessimo l'umore. 
Riabituarsi alla routine, essere consapevoli di quello che ci attende per un altro anno di lavoro è di per se una idea stressante persino per una occupazione soddisfacente. Che lavoriamo principalmente in ufficio o da casa, il nostro ambiente di lavoro può essere per molti, per non dire tutti, frenetico, intenso, veloce, incessante ed estenuante soprattutto dopo un po' di tempo libero, dopo aver oziato un po'.  Del resto le assenze per malattia correlate al lavoro , secondo vari rapporti internazionali,  superano il 50% dei casi.
In poche parole, la maggior parte del lavoro anche quello più bello è stressante e richiede periodi di pausa e di profondo riposo, rilassamento e recupero.
Quindi, come possiamo imparare a gestire lo stress del ritorno alla scrivania, per assicurarci di conservare alcuni dei benefici che le pause dal lavoro offrono ed evitare la trappola dello stress post-vacanza?
Cary Cooper professore di psicologia e salute organizzativa all'università di Manchester in Uk , su The Conversation propone  sette suggerimenti.

1. Riconnettiti con i tuoi colleghi
La prima mattina di ritorno al lavoro, usa le prime ore per riconnetterti socialmente con i tuoi colleghi, condividendo le tue vacanze e altre esperienze. Il lavoro può creare relazioni positive e significative e, per sostenere la nostra salute e il nostro benessere, la connessione sociale è essenziale.
2. Controlla il tuo carico di lavoro
Evita di rispondere subito alle tue email. La posta in arrivo di grandi dimensioni indurrà una risposta di stress immediata e il tuo desiderio di leggere tutte le tue email accumulate il primo giorno (o magari già lette e da evadere) non solo ti sovraccaricherà e ti esaurirà, ma potrebbe anche portare a risposte problematiche che creeranno problemi di relazione in futuro. Potresti, ad esempio, essere più brusco del solito e il destinatario potrebbe offendersi. Rivedi tutte le tue email con noncuranza, evidenzia e rispondi solo a quelle urgenti e lascia il resto per un altro giorno.
3. Fai delle brevi pause
Assicurati di fare una pausa caffè o tè e di pranzare ogni giorno durante la tua prima settimana di ritorno. Se lavori in ufficio, fai queste pause con colleghi diversi e, durante il pranzo, cerca di lasciare l'ufficio per pranzare in un parco o in un altro luogo all'aperto.
4. Torna a casa in orario ed evita lunghe ore addivanato
Quando torni a casa, sii attivo. Non accasciarti davanti alla TV, ma vai in palestra o esci a correre, oppure concediti un pasto fuori con la famiglia o gli amici. Lascia che la modalità vacanza si riversi nel tuo ambiente domestico.
5. Non organizzare troppi incontri
Il ritmo della maggior parte dei luoghi di lavoro è veloce per molte persone. In breve si torna  "ossessivamente orientati al tempo" dall'ambiente dell'ufficio. Non organizzare numerose riunioni per mostrare agli altri che sei tornato e sei operativo. In pratica, non cercare di fare tutto ciò che devi in poche ore!
6. Sii tollerante con i colleghi
I colleghi che si lamentano costantemente e suggeriscono che non c'è soluzione a un problema ci sono ovunque e possono creare stress, in particolare quando si è appena tornati da una vacanza meravigliosa. Cercate di essere pazienti, tolleranti, ascoltateli... senza prenderli sul serio.
7. Stabilisci obiettivi di lavoro realistici
Infine, evita di fissare scadenze lavorative irraggiungibili o di fissare appuntamenti non necessari e di' educatamente di no alle cose che non sarai in grado di realizzare nella tua prima settimana di rientro.
Bisognerebbe e non solo per i giorni di rientro avere una vita fuori  piuttosto che vivere ossessionati dalla trappola del lavoro dal lunedì al venerdì.
Le vacanze rappresentano un'opportunità per riprendersi dallo stress degli ambienti lavorativi, quindi lasciamo che un po' di questo stress resti fuori dal posto di lavoro al tuo ritorno in ufficio.

5 consigli per ripartire a settembre al massimo delle energie

La sensazione di benessere che chiunque prova in misura diversa durante l’estate, ha un’evidenza scientifica che trova la sua spiegazione nella naturale riduzione dei livelli di cortisolo, noto come “ormone dello stress”. Tuttavia, ognuno di noi teme che a settembre, al rientro a lavoro, questo clima di serenità e spensieratezza possa svanire.
Tenere bassi i livelli di cortisolo non è una prerogativa dell’estate: può essere un obiettivo raggiungibile in qualsiasi momento dell’anno e un fattore che è possibile tenere costantemente sotto controllo grazie ad alcune tecniche di biohacking coaching. Perché quindi non mettersi alla prova proprio a settembre, quando lo stress si fa sentire al solo pensiero di rimettere piede in ufficio?
Il ruolo del cortisolo e i suoi effetti sulla salute
Prodotto dalle ghiandole surrenali in risposta a situazioni di tensione, il cortisolo è essenziale per numerose funzioni corporee, ma livelli elevati possono causare gravi problemi di salute, come malattie cardiache, ipertensione, obesità, disturbi del sonno e un sistema immunitario compromesso. Sul piano mentale, un eccesso di questo ormone può portare alla depressione, all’ansia e a difficoltà cognitive. 

Come è possibile intervenire, quindi, sul cortisolo?
L’insieme delle tecniche e tecnologie di biohacking che ottimizzano il funzionamento del corpo e della mente sono un valido alleato per riequilibrare i livelli di stress.

Secondo Giacomo Spazzini,  founder di GS LOFT, gruppo italiano pioniere della longevity, tesistono alcune tecniche specifiche per tenere a bada i livelli di cortisolo, che intervengono su diversi aspetti multidisciplinari della salute fisica e mentale e che chiunque può adottare nella propria quotidianità:

- Esporsi quotidianamente alla luce naturale e ridurre le luci blu:
adottare tecniche che migliorano la qualità del sonno, come l'esposizione quotidiana alla luce naturale per un minimo di 10 minuti e la limitazione alla luce blu degli schermi di cellulari e televisori prima di coricarsi è fondamentale per tenere a bada i livelli di cortisolo e di melatonina che, se particolarmente bassi, possono generare stress.

- Integrare la propria dieta con cibi ricchi di omega-3 e fibre:
ricorrere a una dieta ricca di antiossidanti, omega-3 e fibre può ridurre l'infiammazione dell’organismo e aiutare a mantenere i livelli di cortisolo sotto controllo. Inoltre, si consiglia sempre di evitare zuccheri raffinati e un'eccessiva assunzione di caffeina. - Praticare tecniche mindfulness: meditazione, respirazione profonda e yoga rientrano tra le tecniche ampiamente riconosciute per il loro impatto positivo sulla riduzione dello stress. Numerosi studi, tra cui una meta-analisi pubblicata sul Journal of Alternative and Complementary Medicine2 , confermano che la mindfulness può ridurre significativamente i livelli di cortisolo.

- Adottare l’integrazione nutraceutica:
per gestire lo stress in modo naturale l'utilizzo di integratori si rivela molto efficace. Magnesio, phosphatidylserine e ashwagandha, che secondo ricerche pubblicate su Nutritional Neuroscience può ridurre i livelli di cortisolo fino al 30%, sono alcune delle possibili opzioni da abbinare a un’alimentazione sana e all’attività fisica.

- Praticare un esercizio fisico moderato: attività che promuovono il rilassamento, pur comportando un modesto aumento della frequenza cardiaca, come la camminata, lo yoga e il tai chi sono efficaci per il miglioramento della salute fisica e mentale. "Diversamente da quello che si pensa, lo stress non è necessariamente un male: c’è infatti uno “stress buono”, chiamato eustress, che permette al nostro organismo di far fronte a piccole e grandi emergenze, dandoci una forza e una resistenza inaspettate. Ma se la situazione di stress si protrae troppo a lungo nel tempo e non è seguita da una fase di rilassamento, fondamentale per evitare l’esaurimento, si ripercuote in una serie di ricadute dannose per l’organismo. In questo caso si parla di “stress cattivo”, o distress, ed è proprio questa tipologia che oggi fa parte della nostra quotidianità, spesso legata a situazioni (magari lavorative) non modificabili. Occorre dunque compensare con uno stile di vita salutare e buone abitudini, come mangiare sano, non fumare, dedicare del tempo ad attività distensive e dormire il giusto numero di ore per notte, che ogni giorno è possibile mettere in pratica a casa con i giusti accorgimenti.” afferma Giacomo Spazzini.

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