Creme, lozioni, make up, prodotti per la cura della persona sempre più personalizzati sui bisogni e le necessità della singola persona. E' uno degli sviluppi, possibili grazie all'intelligenza artificiale, che si aspetta, il 72% della generazione Z.
In questo senso uno degli obiettivi dell'uso dell'IA è anche creare etichette che racchiudano che "contengano un'identità digitale univoca del prodotto, nella quale sia possibile racchiudere ogni informazione su tutto il processo di produzione, dagli ingredienti alla logistica, in modo da rendere anche chiaro quali prodotti siano vendibili in un determinato Paese, quali rispondano alle varie regole in vigore soprattutto rispetto alle esigenze di sostenibilità che sono sempre più importanti" dice Monica Coffano Account Manager di Temera, società che fornisce soluzioni tecnologiche per i settori della moda, del lusso e del retail.
"Non bisogna farsi travolgere - commenta Salehi - oggi la rete e i social sono fondamentali per diffondere e far conoscere i nuovi prodotti, e i consumatori anche attraverso l'Ia sono sempre alla ricerca di più informazioni. L'audience però è sempre più giovane e spesso un prodotto di grande successo, viene ricercato anche da fasce di pubblico a cui non è destinato. Bisogna avere il coraggio di spiegarlo ed offrire le soluzioni adeguate". Resta comunque fondamentale l'elemento umano, sia in termini di consulenza, di consigli alle singole persone, sia per altri elementi più imponderabili: "La bellezza è un'esperienza sensoriale, legata a molteplici fattori che l'IA non sa ancora calcolare - spiega Ho - come le emozioni create da un certo prodotto. In questo i data set dell'intelligenza artificiale sono ancora da addestrare". (ANSA).
Frontiere dell'IA per creme e make-up personalizzati
Gli usi dell'intelligenza artificiale in cosmetica a Cosmoprof