Un italiano su quattro ha sofferto di sintomi ansiosi significativi durante il periodo di lockdown. Lo dice un'indagine su condizioni abitative e disagio psico-fisico in quarantena realizzata online dal Politecnico di Milano e dell'Università di Genova, secondo la quale alcune caratteristiche delle abitazioni sono più ricorrenti in chi presenta sintomatologia marcata rispetto a chi ha sintomi lievi o assenti.
Balconi, terrazzi e logge giocano un ruolo importante: chi ha sintomi non dispone infatti di tali spazi nel 37% dei casi. Anche la vista dalle finestre ha un peso rilevante: risulta più sintomatico chi affaccia su spazi outdoor di scarsa qualità, sia verdi, quali terreni incolti o spazi di risulta, sia costruiti, come parcheggi, strade o capannoni (28% dei casi contro il 17% degli asintomatici). È stato anche chiesto agli intervistati come l'ambiente domestico abbia influito sulle loro performance di lavoro o di studio: il 31,2% dichiara che queste sono state sensibilmente peggiorate dal "nuovo" ambiente. Il Covid-19 - è la riflessione nata dalla ricerca - lascerà un segno anche nel mercato immobiliare, accrescendo il valore di alcune abitazioni e svalutandone altre. Le parole d'ordine per gli spazi residenziali saranno flessibilità, igiene e resilienza, per permettere possibili trasformazioni in spazi lavorativi accoglienti e funzionali e per assicurare il benessere psicofisico di chi li abita.
Coronavirus, ha sofferto di più chi ha vissuto in case piccole
Ricerca PoliMi e UniGe, 'Covid cambierà mercato immobiliare'