E' un invito ad ascoltare le nostre sensazioni istintive perché "il nostro cervello primitivo sa cosa è salubre per noi", come spiega l'autrice, il manuale 'Un bio architetto per amica. Rendi la tua casa bella e sana e fanne il luogo più felice e intelligente per te e la tua famiglia con il metodo Ibgi" (Bruno Editore) dove Isabella Goldmann svela come rendere la casa un luogo di salute, benessere e serenità.
"Una casa sana, prima di ogni altra cosa, - dice l'autrice - è una casa bella. La bellezza è la prima cura di benessere che ognuno di noi deve potersi regalare. E ogni casa, se riletta con questi principi, può diventare bellissima".
Il volume - disponibile su Amazon - si concentra sui temi della bioarchitettura in ambito interior. La guida prende in esame tutti gli ambienti della casa, spiegando come trasformarli attraverso i principi dell' architettura bioclimatica, come l'orientamento al sole e al vento, il controllo naturale delle condizioni termiche interne, i materiali, l'ergonomia, gli spazi e i colori.
Il metodo parte dal principio che la casa deve parlare di noi a noi stessi relazionandosi con il territorio in cui si trova, tenendo quindi conto dell'orientamento delle stanze, della relazione col sole, col vento, della modalità in cui è stata costruita e distribuita. Alla luce delle informazioni raccolte, vanno messe in pratica le soluzioni più corrette per "quella" casa. Quale che sia il budget a disposizione, ogni abitazione - garantisce Goldmann - può essere migliorata. "Spesso non serve buttare giù muri, ma solo modificare la disposizione dei mobili, - dice l'architetto all'ANSA - sottrarsi alle onde acustiche o luminose con carte da parati create appositamente, cambiare colore alle pareti o togliere qualcosa". Un esempio? "Le camere dei bambini sono piene di giochi, la cui vista li rende nervosi, o tinte nei toni del blu, che è il colore della sveglia e dell'ormone dello stress, il cortisolo, mentre è l'arancio, il tono del tramonto, che aiuta a produrre melatonina, il più adatto per la notte". Tra gli accorgimenti a costo zero, Goldmann consiglia di "spegnere il wifi di notte, tenere il cellulare lontano dal comodino, dormire a distanza dai quadri elettrici, aprire le finestre e ventilare gli ambienti molto spesso, preferire le pale al soffitto all'aria condizionata, controllare di non avere muffe e non asciugare mai, ma proprio mai - avverte - i panni in casa". Il passo successivo? Per ogni mobile, vernice, resina che si acquista per la casa "fare come si fa con il cibo al supermercato: leggere bene la scheda tecnica".
Isabella Goldmann è alla guida del centro di ricerca della Goldmann & Partners srl SB, da anni certificata B Corp, che collabora con la fondazione Veronesi, lavorando su tre pillar: "gli errori che si fanno, le malattie che derivano dall'inquinamento nelle nostre case e il perché è ancora possibile che ciò accada. Il problema è che, pur seguendo le normative, si può costruire con materiali pericolosi per la salute, purché stiano all'interno dei limiti fissati che non sono comunque salubri". Il fatto è che "non ti ammali per la vernicetta del parquet, ma per una somma di elementi fatta di resine e colle". La bioarchitettura aiuta a scoprirlo e a "rimettere le proprie case in armonia - conclude l'architetto - con i principi vitali dell'esistenza". (ANSA).
Le dritte della bioarchitettura per una casa più sana
Goldmann, finestre aperte, no a condizionatore e panni stesi