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Expo Osaka 2025, il Padiglione Italia un hangar del saper fare

Presentato a Bergamo, i lavori al via entro la fine dell'anno

Redazione Ansa

È stato presentato a Bergamo il Padiglione Italia per Expo Osaka 2025, padiglione che per la prima volta ospiterà la Santa Sede al suo interno. L'avvio dei lavori è stimato per dicembre di quest'anno. All'evento sono intervenuti il sindaco Giorgio Gori, il commissario del Padiglione Italia Mario Andrea Vattani e l'architetto Mario Cucinella, founder di Mca Mario Cucinella Architects, che firma il progetto.
    "Il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, sono promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e diventeranno un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e istaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile", ha detto Cucinella. Il Padiglione - è stato spiegato - sarà un organismo vivo, che produce conoscenza e innovazione attraverso la contaminazione fra generazioni e culture: un grande "hangar del saper fare italiano", che accoglierà sperimentazioni artistiche, scientifiche, imprenditoriali, sociali. La struttura è composta da due corpi: una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale della struttura e un corpo secondario posto nella parte retrostante la teca che ospiterà le funzioni accessorie.
    Si presenterà come una struttura permeabile alla luminescenza del cielo e del mare che la circondano. Sul fronte principale si aprirà creando l'immagine di grande atrio porticato, posto ad inquadrare le architetture interne del percorso espositivo.
    Il visitatore sarà accompagnato attraverso un percorso creativo. Un'esperienza divisa in tre atti: il teatro, la città ideale e il giardino all'italiana. La progettazione è partita da un'analisi climatica per definire le peculiarità del clima di Osaka. Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche (materiche, di design, tecnologiche) che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze.
    (ANSA).
   

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