I fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. Con l'arrivo della primavera, la Fondazione Magnani-Rocca celebra questo soggetto eterno con la mostra 'Flora.
Immersa nel Parco Romantico, un gioiello paesaggistico unico in Italia, la mostra ospita un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità: le Ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le Dalie di Previati e Donghi, l'esplosiva Flora magica di Depero e i mazzi ipnotici di fiordalisi, papaveri e margherite di Casorati, il Gladiolo fulminato di de Pisis e i Crisantemi di de Chirico e Cremona.
Il fiore non è mai solo un fiore. Per Boldini è un simbolo di grazia, per de Pisis un'esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. 'Flora' esplora l'evoluzione di questo soggetto nell'arte italiana, dalla ricchezza simbolica di Segantini e Previati all'avanguardia di Balla e Depero, fino ai linguaggi contemporanei di Kounellis, De Maria, Gilardi, Schifano e Paolini. Le sale si trasformano in giardini segreti, evocati dalle opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli, Boccioni, per ospitare fiori dipinti o scolpiti del Novecento, da quelli simbolici a quelli futuristi, da quelli recisi a quelli silenziosi.
Il tutto affiancato dagli spazi che ospitano i capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri appartenuti al collezionista Luigi Magnani. La rosa, in particolare, è protagonista di un'intera sezione: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai. Le opere provengono da musei, istituzioni pubbliche e collezioni private, in una collaborazione tra Fondazione Magnani-Rocca e Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. (ANSA).
'Flora', in mostra l'incanto dei fiori nell'arte italiana
Oltre 150 opere dal Novecento ad oggi dal 15 marzo a Parma
