Rubriche

Dalla Scozia al Giappone, il whisky è un mondo in espansione

Nasce tour operator dedicato, masterclass sold out e arriva anche il primo italiano

Redazione Ansa

Scozzese, irlandese, islandese, americano, giapponese, perfino indiano: il mondo del whisky - ossia un distillato di cereali stagionato in botte - è un universo in espansione e di rinnovata grande tendenza. Accanto ai puristi, che lo apprezzano liscio, al massimo con ghiaccio, e sono appassionati delle distillerie storiche, di Islay, delle Highlands, di Speyside e non lo hanno mai abbandonato, sono ora le nuove generazioni di Millennials ad apprezzarlo (accanto ad altri superalcolici) e a studiarlo soprattutto in relazione alla mixology che ha dato origine ad un proliferare di cocktail bar in tutta Italia. Guarda il  video

Al Roma Whisky Festival, settima edizione e ormai fiera internazionale, accanto alle etichette più note - l'irlandese Jameson's, l'americano Jack Daniel's Tenness, il torbato scozzese Laphroaig, per citarne solo alcuni - sono state presentate sul mercato italiano primizie come Glenburgie, single malt speyside di Ballantine's, Amrut e Paul John whisky indiani con sentori di mango e cannella e diverse etichette giapponesi a partire da Nikka. La moda guarda ad Oriente, alcool compreso. E alle masterclass sul whisky, che si tengono in varie posti in Italia (Whisky & Co via Margutta a Roma tra i più frequentatii) non è un caso che quelle sul Giappone vadano sold out regolarmente a dimostrazione del grande interesse dei bevitori.

Sapevate che esiste anche un whisky distillato in Italia? E' uno solo, la Puni Distillery a Glorenza in Alto Adige in quella Val Venosta definita le Highlands dell'Italia. La produzione è cominciata nel 2012 dopo anni di ricerca. Utilizzano segale maltata locale e grano della Val Venosta, mentre l'orzo è di importazione, in tutti i casi la base è maltata. La particolarità, oltre agli alambicchi in rame (ogni distilleria ha la sua forma ), è la località di maturazione. La Puni Distillery utilizza i bunker militari costruiti nella seconda guerra mondiale, un clima fresco e umido ideale per la lenta maturazione del whisky, i cosiddetti Puni Cask​.

La passione per il mondo del whisky ha fatto nascere persino un tour operator dedicato, unico al momento sul mercato, il Whisky Travel ideato da Giuliano Di Vincenzo. Viaggi nelle varie zone della Scozia in cui si produce il prezioso distillato e quest'anno anche un gran tour in Giappone. Un pubblico di appassionati viaggiatori che visitano distillerie guidati da esperti, cercando di cogliere in maniera slow il rapporto che gli stessi scozzesi hanno con il whisky.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it