Almeno 70 anni di esercizio, Conservazione di ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), Possedimento di cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri: sono i requisiti per essere ammessi tra i locali storici d'Italia, un'associazione culturale senza scopo di lucro che riunisce circa 200 tra i più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari protagonisti della storia d’Italia per gli eventi di cui sono stati promotori o sede e per i personaggi illustri che li hanno frequentati. L’Associazione, che gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da 46 anni ha come missione la valorizzazione e la tutela dei Locali iscritti.
Ultimo ingresso è “Il Vero Alfredo”, nato 115 anni fa dallo chef Alfredo Di Lelio, che con una apparentemente semplice fettuccina al doppio burro e parmigiano confezionata per far recuperare le energie alla sua adorata moglie, fresca partoriente, fondò un italian food brand ben presto conosciuto in tutto il mondo. Un’attività, quella della ristorazione, che si tramanda in maniera brillante nella famiglia Di Lelio da ben quattro generazioni, ad oggi esercitata con passione e dedizione professionale da Ines Di Lelio e da sua figlia Chiara Cuomo.
In linea con la sua gloriosa tradizione, “Il Vero Alfredo” con sede a Roma, in piazza Augusto Imperatore, è stato di recente ufficialmente inserito nell’Albo dei “Locali Storici d’Italia” dall’omonima Associazione patrocinata dal Ministero della Cultura. Coadiuvate da un eccellente team che vanta come primo chef Diego Pongetti e come direttore di sala Gaetano Grassi, le patron Ines Di Lelio e Chiara Cuomo, accolgono clienti e turisti tra pareti tappezzate di fotografie dei più autorevoli rappresentanti della politica, delle istituzioni, dell’arte, della scienza e dello show biz del mondo.
Da citare, tra i nuovi piatti proposti nel menu de “Il Vero Alfredo”: i “finger food di Alfredo”, ovvero la classica fettuccina all’Alfredo impanata e fritta con spuma di parmigiano, spaghetti con vongole e tarallo sbriciolato, petto d’Anatra laccato ai frutti rossi, filet mignon con carciofi saltati e tartufo nero pregiato, cremoso di cocco in crosta di gianduia e insalatina di ananas fresca. Nel menu del Gala di fine d’anno che prevede croccantino di Fois Gras come entrèe, carpaccio di fassona piemontese , carciofi alla romana , alici e crema dolce all’aglio nero , le fettuccine all’Alfredo con o senza tartufo nero pregiato, risotto ai funghi porcini con manzo marinato Castelmagno e la sua demi-glace, filetto di manzo in crosta di sfoglia, millefoglie di patate e salsa alla senape ed infine, come dessert , semisfera di Tiramisù, terra di cacao e nocciole caramellate , brindisi di mezzanotte ed a seguire, come la tradizione docet, cotechino e lenticchie.