Tra i collezionisti d'arte italiani si fanno largo donne e giovani, i cui gusti spaziano dai più tradizionali dipinti (89%) ad altri beni come libri (29%), oggetti di design (22%), Nft e arte digitale (3%). E' il ritratto che emerge da 'Collezionisti e valore dell'arte in Italia - 2024', il terzo volume della collana editoriale promossa da Intesa Sanpaolo Private Banking volto a tracciare un panorama del mercato dell'arte del 2023 e delle sue prospettive.
I collezionisti di oggi "comprano cose nuove", ad esempio "è in forte crescita la fotografia, a quasi il 62%, seguita dal design col 22%", commenta Guido Guerzoni, docente dell'Università Bocconi. Gli italiani restano inoltre collezionisti eclettici, in quanto tendono a collezionare più di un genere" e "non collezionano più da soli, ma quasi il 40% si avvale dei servizi di art advisory degli istituti di credito, a dimostrazione del fatto che, per quanto rimanga un investimento di passione, di carattere emotivo o estetico, c'è un'attenzione crescente alla dimensione economica e finanziaria", continua Guerzoni. Un punto evidenziato anche da Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, secondo cui sta crescendo il peso dei collezionisti "con una finalità chiaramente finanziaria" che per questo necessitano di "informazioni, dati, indici di investimento e di ritorno dell'investimento nelle opere". Sul valore delle collezioni, domanda a cui ha risposto il 69% del campione, il 29% delle raccolte ha un valore inferiore ai 100 mila euro e il 14% superiore al milione. Ai collezionisti è stato inoltre chiesto di indicare il prezzo più alto mai pagato per una singola opera. La maggioranza ha dichiarato una cifra compresa tra i 100 mila euro, mentre il 4% ha affermato di aver superato i 500 mila euro. Il numero medio di opere presenti in collezione è pari a 98. (ANSA).
I collezionisti d'arte italiani comprano cose nuove e amano la fotografia
Report, sempre più donne e giovani