Rubriche

Rappresentazione di uno status, a New York i gioielli dell'Hip Hop

Al museo americano di storia naturale apre la mostra 'Ice Cold'

Redazione Ansa

La rappresentazione di uno status, attraverso i gioielli. Il museo americano di storia naturale di New York ospita, 'Ice Cold', la mostra dedicata ai gioielli dell'hip hop. E' la prima volta che pezzi unici e spettacolari, fatti su misura per artisti come Slick Rick, A$AP Rocky, Nicki Minaj, The Notorious B.I.G., Bad Bunny, Erykah Badu, tra gli altri, vengono esposti al pubblico. Ice Cold aggiunge un altro tassello al mosaico delle celebrazioni per i 50 anni del genere artistico, culturale e musicale nato nel Bronx negli anni '70. Il titolo è riferito allo slang per indicare il colore dei diamanti.
    La mostra, curata da Vikki Tobak, racconta l'evoluzione dei gioielli dell'hip hop nel corso di circa mezzo secolo. Il punto di partenza sono le catene d'oro oversize usate dai pionieri del rap alla fine degli anni '70 fino agli anni '90, quando il movimento era al suo apice e gli artisti sfoggiavano ciondoli con il simbolo della casa discografica e scintillanti con diamanti e platino. Successivamente si è passati ai gioielli multicolori con un design che faceva riferimento all'alta moda, alla pop culture, alla storia del rap.
    "I gioielli per gli artisti hip hop rappresentano molte cose diverse - ha spiegato all'ANSA Lauri Halderman, senior vice president of exhibition del museo americano di storia naturale - ad esempio identità, status. Indossarli è un modo per mostrare che ce l'hai fatta nel mondo dell'hip hop. Alcuni pezzi sono estremamente costosi e le persone che li portano sfoggiano con orgoglio il livello a cui sono arrivati, sia nella vita che nella carriera. Più grandi sono è meglio è, vuol dire che sono ad un livello alto. Inoltre sono anche vistosi e grandi perché devono essere visibili durante le performance sul palcoscenico".
    Tra i pezzi forti della collezione, l'iconico 'Jesus Piece' in oro di Notorious B.I.G., il gioiello rappresenta la fede, le difficoltà, il successo, oppure quello che è uno degli accessori più riconoscibili dell'hip hop, 'Ghostface Killah', la fascia da braccio con un'aquila dal peso di oltre due chili. In mostra anche un anello appartenuto a Roxanne Shanté, pseudonimo di Lolita Shanté Gooden, e che sta ad onorare il suo status come unica donna rapper del 'Juice Crew', un collettivo di musica hip hop tra i pionieri del genere alla metà ed alla fine degli anni '80.
    Ice Cold è esposta nella 'Melissa and Keith Meister Gallery', nel nuovo padiglione 'Allison and Roberto Mignone Halls of Gems and Minerals', (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it