A sei mesi dalla scomparsa di Azzedine Alaia, lo stilista franco-tunisino morto nel novembre 2017, Londra celebra la sua haute couture con una mostra dal 10 maggio al 7 ottobre nel Design Museum. La retrospettiva del grande couturier, che segue la mostra svoltasi a Parigi a gennaio durante le sfilate di alta moda, è un progetto partito con la collaborazione dello stesso Alaia. L'esposizione evidenzia l'eclettico senso artistico dello stilista. Oltre trentacinque anni di successi esplorati attraverso una collezione di sessanta abiti scelti dallo stesso designer prima della sua scomparsa, durante un lavoro di scambio con il museo, assieme al curatore Mark Wilson. La mostra porrà l'attenzione anche sull'attività di scultore di Azzedine. Le sale del Museo del Design di Londra ospiteranno infatti alcune sculture realizzate dal couturier e da designer come Marc Newson, Kris Rush e Konstantin Grcic, Ronan&Erwan Bouroullec e Tatiana Trouvé, artisti con cui Alaia manteneva un costante dialogo creativo.
Qui Naomi Campbell che fu lanciata da lui lo ricorda
Il designer è passato alla storia della moda come un grande maestro dell'alta sartoria. Era in grado di combinare artisticamente la tecnica sartoriale, alla tradizione e alla modernità. Ma lo scultore prestato alla moda contribuì con le sue creazioni a consacrare lo stile glamour degli anni Ottanta. Dopo il diploma all'Accademia delle belle Arti di Tunisi, lo stilista si era avvicinato alla moda grazie a sua sorella. Una figura decisiva nella vita del couturier. Tanto che Alaia abbandonò le passerelle proprio dopo la scomparsa dell'amata sorella, continuando a creare abiti solo su richiesta delle sue clienti. La sua curiosità nei confronti della moda dopo gli studi d'arte venne alimentata dalla sua passione personale, che lo portò a studiare da autodidatta. Il suo celeberrimo abito-scultura in tessuto di lycra elasticizzato nacque dopo numerose esercitazioni di abiti confezionati per Madeleine Vionnet e da Cristobal Balenciaga.
"The hold you tight and show you off" (Ti stringo ben bene e ti metto in vista) era il suo motto. Le sue cuciture a forma di spirale modellavano il corpo femminile, stringevano il punto di vita, alzavano il sedere, sostenevano il seno e modellavano i fianchi. Celebrato per la maestria nel taglio, nel fit, nel tailoring e per le forme e i materiali innovativi, Alaia creava i suoi abiti drappeggiandoli e scolpendoli direttamente sul corpo femminile. Le sue clienti famose non avevano età, da Greta Garbo a Tina Turner, ma allo stilista va anche il merito di aver introdotto sulla passerella l'iconica top model Naomi Campbell quando aveva appena 16 anni. Perfezionista a meticoloso, era capace di lavorare su un singolo outfit per molti anni, se necessario. Usava tecniche tradizionali, ma guardava anche agli ultimi sviluppi della tecnologia. Il suo lavoro rimarrà uno statement per l'impegno e i risvolti artistici.
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