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Moda in orbita, arrivano vestiti spaziali

Al Fuori Salone capsule collection Agenzia Spaziale Europea e Politecnico di Milano

Redazione Ansa

Si ispira all'ambiente confinato e in microgravità che vivono gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale la collezione 'Couture in orbit' nata da un progetto dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) con la Scuola e il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, in mostra per il Fuorisalone nel neonato Bovisa Design District.
    I materiali degli abiti sono riflettenti e molto leggeri, fatti di multistrato di puro alluminio alternato a reti bianche simili a garze che sono utilizzate per realizzare i satelliti. I colori lunari dei bianchi e degli argenti si alternano a stampe ispirate alle immagini della terra prese dal satellite.
    I vestiti sono il risultato di un progetto internazionale che ha visto l'ESA coinvolgere diverse scuole del design europee per produrre una capsule collection dai materiali innovativi derivanti dalla ricerca spaziale. Couture in Orbit è stato sviluppato dalla professoressa Annalisa Dominoni del Politecnico insieme ai suoi studenti in occasione del Master in Fashion Design ed è continuato come attività di ricerca grazie al supporto di ESA Technology Transfer Program (TTP) per l'integrazione di materiali e tecnologie nei capi. Le tecnologie scelte sono state sviluppate dal sistema di trasferimento tecnologico ESA Technology Transfer Program (TTP). Tra queste la Cooling Technology, utilizzata per mantenere la temperatura costante nelle tute degli astronauti, e successivamente scelta come spin-off dalla McLaren per le tute dei meccanici.
   Tecnologici, comodi, funzionali e curati nell’estetica sono stati presentati nel 2016 al Museo della Scienza di Londra. Il gruppo di ricerca internazionale che ha creato la capsule collection ha visto partecipare studenti provenienti da: Inghilterra, Brasile, Francia, Argentina, Serbia, Colombia e Italia. I designer hanno considerato le attività degli astronauti in orbita e le relazioni con gli oggetti, che senza peso generano nuovi comportamenti e gesti. 

Le tecnologie scelte sono state sviluppate dal sistema di trasferimento tecnologico ESA Technology Transfer Program (TTP). Tra queste la Cooling Technology, utilizzata per mantenere la temperatura costante nelle tute degli astronauti, e successivamente scelta come spin-off dalla McLaren per le tute dei meccanici. L’attenzione agli aspetti tecnologici non ha distolto dall’obiettivo di concentrarsi anche sulle qualità estetiche.

L’esposizione è parte del “luminoso nuovo inizio” di Bright Monday, iniziativa che mette in mostra progetti e prodotti sperimentali organizzata dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento di altri Dipartimenti, di Polihub e Polifactory e con la collaborazione di MakersHub e Ideas Bit Factory. Fa parte del programma di eventi messi in rete dal local network INBOVISA per caratterizzare il neonato Bovisa Design District como polo milanese dell’innovazione tecnologica e della creatività.

 

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